
La prima sezione del Tar Lecce ha respinto il ricorso proposto da una società che aveva presentato un progetto per l'installazione di una struttura destinata a chiosco bar e servizi per la balneazione a Punta Prosciutto, località balneare confinante con la marina manduriana di Torre Colimena di proprietà territoriale del comune di Porto Cesareo che aveva respinto il progetto perché ritenuto incompatibile con il regime vincolistico di riferimento dell’area.
Il Tar Lecce, aderendo alle tesi del comune difeso dall’avvocato Francesco G. Romano, ha rigettato il ricorso del privato ritenendo il relativo progetto funzionalmente correlato alla attività balneare, senza che il richiedente avesse alcun titolo per disporre del demanio marittimo. Inoltre il giudice ha ritenuto legittima e “non irragionevole” la perplessità del Comune, soprattutto in relazione all’area in questione, riguardo alle dimensioni dell’intervento, la sua ubicazione in corrispondenza all’accesso alla spiaggia e la “limitazione alla visuale panoramica da e verso il mare”. Infine, secondo i giudici amministrativi è rilevante “la mancanza di parcheggi specificamente deputati alla struttura, dal momento che la relativa disponibilità è funzionale alla gestione del carico antropico che è inevitabilmente destinato ad interessare l’area a seguito della realizzazione del chiosco bar”.
La pronuncia è di particolare interesse sia, nello specifico, poiché consente di lasciare alla natura e alla pubblica fruizione un’area costiera di particolare pregio ma anche, più in generale, poiché legittima i comuni a porre delle misure a tutela del paesaggio e dell’ambiente, anche differenti rispetto a quelle prescritte dalla Soprintendenza dei Beni Culturali e del Paesaggio nonché dagli altri enti coinvolti nel rilascio delle autorizzazioni paesaggistiche.
Il progetto prevedeva la realizzazione di un manufatto da adibire a chiosco-bar, precario ed amovibile, delle dimensioni di metri 5 x 7,50, posato su una pedana delle dimensioni di metri lineari 10 x 10; 2 servizi igienici; un servizio igienico per disabili; un servizio igienico con 3 spogliatoi per il personale; 2 cabine spogliatoio; un locale infermeria e 3 punti doccia/lava piedi. Tale progetto aveva avuto anche il parere negativo della Soprintendenza di Lecce.
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2 commenti
aldo perrucci
mer 13 aprile 2022 02:39 rispondi a aldo perrucciApplausi al Tar. Troppo complicato per il Comune di Porto Cesareo evitare la permanenza di "monnezza"per ogni dove?
Roberto Ligabue
gio 7 aprile 2022 11:29 rispondi a Roberto LigabueLe dune retrostanti sono sempre piene di pattume. Un delitto!