È finita tragicamente la vicenda del 39enne di Nardò, Marcello Pantaleo, scomparso la sera della vigilia di Natale. Il suo corpo è stato trovato questa mattina dai sommozzatori del diving di Nardò a 50 metri dalla costa di Santa Caterina e a 20 metri di profondità.
Nove giorni fa la sua vettura fu ritrovata a pochi metri dalla spiaggia di Santa Caterina, nell’abitacolo c’era il suo telefono. Nel pc aveva salvato una lunga lettera in cui avrebbe scritto di dolore di vivere e voglia di farla finita. Da allora, le ricerche non si sono mai interrotte: in campo, per mare e per terra, vigili del fuoco, sommozzatori, Guardia Costiera e Finanza, speleologi, volontari della Protezione Civile, Soccorso Alpino, Croce Rossa Italiana, Carabinieri e Polizia Locale.
Conosciuto come un uomo perbene, molto timido e introverso: infermiere di professione, si era licenziato dalla casa di cura privata presso cui lavorava per poter assistere i genitori, entrambi con disabilità, anche perché il fratello carabiniere lavora fuori. Proprio il fratello ha lanciato un ultimo, disperato appello, due giorni fa, chiedendo ai proprietari di case al mare della zona della scomparsa di controllare le abitazioni e i giardini.
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3 commenti
Laura
lun 3 gennaio 2022 10:17 rispondi a LauraRiposa in pace ??
M M
dom 2 gennaio 2022 06:27 rispondi a M MDa cattolico confido che l'abbraccio della Nostra Madre Celeste gli sia di conforto. Non giudichiamo e ricordiamolo con compassione guardando il cielo.
MARIA PEPE
dom 2 gennaio 2022 05:05 rispondi a MARIA PEPERIPOSA IN PACE MARCELLO. HO LETTO DELLA TUA MORTE DA RAVENNA, NON TI CONOSCO, MA HO SPERATO TANTO TI RITROVASSERO IN BUONA SALUTE.