L’intera comunità di Sava oggi piange per la scomparsa di Michael Lomartire, il minorenne rimasto vittima ieri di un incidente stradale mentre era in sella alla sua moto. Sotto choc i suoi compagni dell’Istituto Itis di Sava dove frequentava l’ultimo anno. Avrebbe raggiunto la maggiore età a maggio del prossimo anno ma ieri intorno alle 13,30 l'ultima corsa con la sua Yamaha 125 si è conclusa a qualche chilometro dalle prime abitazioni di Sava, sulla strada che collega la cittadina con Maruggio.
Un rettilineo dove qualcosa ha fatto perdere il controllo della moto. Alcuni automobilisti che da lontano hanno assistito alla sciagura, avrebbero riferito di averlo visto improvvisamente sbandare e disarcionare dalla sella.
Il giovane è stato sbalzato ed è andato a sbattere violentemente contro un muretto a secco mentre la motocicletta ha proseguito la marcia per un centinaio di metri prima di fermarsi nelle campagne più avanti. Le condizioni del ragazzo sono subito apparse gravissime a chi ha allertato il 118 chiedendo aiuto. I sanitari dell'automedica della vicina postazione di Sava sono arrivati subito tentando di tutto per salvarlo, ma il trauma che lo ha ucciso sul colpo non ha lasciato speranze. Ogni manovra per rianimarlo è risultata vana costringendo i soccorritori ad arrendersi. Il diciassette indossava il casco che non è bastato a salvargli la vita.
Sul posto sono intervenute due pattuglie dei carabinieri della stazione di Sava che cercheranno di ricostruire la dinamica dell'incidente mortale. Il magistrato di turno avvertito dai militari ha autorizzato la rimozione del corpo senza vita del ragazzo che è stato trasferito nell'obitorio del cimitero del suo paese. Non prima che sul quel tratto maledetto arrivassero i suoi familiari. Alla vista della terribile scena la madre con una sorella della vittima sono state colte da malore.
La notizia si è diffusa quasi subito in paese già allarmato dal sinistro carosello delle sirene dei mezzi di soccorso e delle forze dell'ordine che hanno rotto il silenzio dell'ora di pranzo.
Michael era molto conosciuto tra i suoi coetanei anche per il suo valore sportivo. Era un promettente calciatore destinato a fare strada. A tredici anni era già portiere titolare della Real Sava, la formazione giovanile della scuola di calcio della società che attualmente milita nel campionato di Eccellenza Puglia. La sua passione per i campi di calcio ma anche quella per le moto, è testimoniata dalla foto del suo profilo Instagram dove Michael Lomartire appare immortalato in sella proprio alla sua Yamaha 125.
E come ogni volta si torna a parlare della pericolosità delle strade ma anche delle moto. Argomenti che alimentano opinioni contrastanti tra chi crede nella fatalità e chi invece punta il dito sulla prudenza che non è mai troppa parlando di mezzi si trasporto così veloci.
La provinciale 134 in questione, poi, che collega i comuni di quel versante e del brindisino con la costa ionica e soprattutto con la località turistica di Campomarino di Maruggio, è stata già teatro in passato di incidenti stradali anche gravi. Un intensissimo traffico a cui non corrisponde un'altrettanta frequente manutenzione.
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10 commenti
Tony
gio 14 ottobre 2021 10:40 rispondi a TonyIntanto sindaco di Sava si percorra un pezzo di strada a piedi e guardi le radici dei pini dove sono arrivati. È assurdo che una strada abbia sollevamenti dell’asfalto da un lato all’altro dalle radici e che fate? criticate le moto, le famiglie che le comprano e altro? E il sindaco? Lo salutiamo? Bene salutiamolo. Grazie sindaco per la mancanza di manutenzione degli alberi e le radici sulle strade. Un saluto. Va bene così?
Ada martina
mer 13 ottobre 2021 10:39 rispondi a Ada martinaSecondo a me i genitori comprommo le moto figli minori la colpa gentori
Gregorio
mer 13 ottobre 2021 10:09 rispondi a GregorioPurtroppo, in questi casi, si parla sempre ed esclusivamente di : velocità, irresponsabilità, incoscienza, ma chi controlla il manto stradale? Chi deve controllare la viabilità ?Quante volte (nel periodo estivo, anche in borghese) i vigili hanno percorso quel tratto di strada? E' soprattutto chi è il responsabile dopo questa tragedia ?!! Adesso faranno un tappeto provvisorio lungo una diecina metri è, .. tutto passa !!!!
Lillino Dimaggio
mar 12 ottobre 2021 06:55 rispondi a Lillino DimaggioEntra in gioco sempre la fatalità è vero, però quanto influisce la non curanza e la poca manutenzione della viabilità ? Alberi sul ciglio che impediscono la visibilità e le radici che creano dossi sull',asfalto pericolosissimi ect. Ora abbiamo perso una giovane vita e siamo tutti rammaricati ,ma presto ci scorderemo di questo giovane ,ma la famiglia sarà una tragedia riprendere a vivere senza un figlio . Rip anima bella e conforta da lassù i tuoi .
ALFONSO
mer 13 ottobre 2021 08:34 rispondi a ALFONSOSono pienamente d'accordo con te. Non c'è una delle strade provinciali che circondano Sava che non presenta insidie pericolosissime. Gli alberi piantumati diversi anni fa troppo vicini alle pareti di recinzioni con gli anni si sono radificati sotto il manto stradale , in modo particolare i pini che la forestale ha distribuito a iosa e i risultati sono sotto gli occhi di tutti. Bisognerà prendere una decisione da parte delle autorità competenti e fare un lavoro di sradicamento di queste piante insidiose(per come sono state piantumate) e poi ripristinare ad opera d'arte gli asfalti.
Alessio petronelli
mar 12 ottobre 2021 11:12 rispondi a Alessio petronelliCondoglianze alla famiglia lomartire mi dispiace tantissimo
Gregorio
mar 12 ottobre 2021 10:22 rispondi a GregorioGuardando la foto, in fondo al rettilineo c'è un dosso, abbastanza pericoloso superando i 90 Km/h , specialmente per una moto !!.... Adesso(purtroppo) ci sentiamo "tutti professori" per quanto la prudenza e/o sicurezza !! Secondo me, passare dalla BICICLETTA alla MOTO, il passaggio è troppo rapido !! Mettere in quel punto dei dossi é impossibile, magari mettere le bande rumorose nei punti critici !!! Boh !! Certo, leggere queste notizie ti fanno stare male, .. R.I.P. MICHAEL
Anna Lucia
mar 12 ottobre 2021 01:47 rispondi a Anna LuciaLi ci dono delle radicibdegli alberi di pino che hanno sollevato l'asfalto e nessuno prende provvedimenti a sistemare e togliere quegli alberi
Giancarlo
mar 12 ottobre 2021 09:14 rispondi a GiancarloSe la dinamica è quella descritta dagli altri utenti della strada, la spiegazione più plausibile è il guasto meccanico. Le moto sono mezzi troppo fragili e troppo instabili, ma dubito che cambierà mai qualcosa. Troppo mercato e, da questo, troppa pressione sui ragazzi e sulla loro voglia di muoversi. Non credo che ci sia un solo genitore che accontenta questo desiderio dei figli, senza essere in ansia.
ALFONSO
mer 13 ottobre 2021 08:01 rispondi a ALFONSOSe le case costruttrici di motociclette di media e grossa cilindrata sapessero su quali strade questi veicoli finiscono con essere utilizzate, di certo cambierebbero mestiere. La colpa non può essere sempre e soltanto degli utenti quando abbiamo delle strade che sono peggio dei tratturi di campagna. Sono diverse purtroppo le vittime mietute sulle Strade Provinciali che ci circondano dove la manutenzione ormai non esiste da anni.Il problema è capire queste cavolo di Province che funzioni hanno, debbono continuare o meglio riprendere ad operare a pieno regime o debbono sparire del tutto?