Sono due le città pugliesi candidate al titolo di “Capitale italiana della Cultura 2024”, Mesagne e Conversano. In questi giorni, si anima la contesa tra i due patrimoni storici e paesaggistici a sostegno della rinomata candidatura. Boomdabash e il campione russo di scacchi Anatoly Karpov a sostegno di Mesagne Vs l’alleanza di tutti i comuni baresi per Conversano.
A supporto della provincia brindisina con lo slogan “Mesagne 2024”, tanti promotori accademici, dello spettacolo e gli stessi cittadini entusiasti. La città ha, infatti, presentato ufficialmente la sua candidatura proprio in uno dei suoi luoghi più rappresentativi, il castello normanno – svevo, con il sostegno e la presenza anche del gruppo salentino Boomdabash. Tra gli ospiti ufficiali, in presenza e in videochiamata, il sindaco della città Riccardo Rossi e la sua vice Tiziana Brigante, il rettore dell’Università del Salento Fabio Pollice e Nicola Ciraci, presidente dell’Accademica di Belle Arti della città di Lecce. A promuovere Mesagne come capitale della cultura 2024, è anche il russo Anatoly Karpov, sedici volte campione di scacchi, attraverso una lettera di elogio e incoraggiamento indirizzata al sindaco Rossi. «Mesagne e i suoi cittadini sono da sempre attenti alla cultura e alla promozione delle tradizioni - scrive Karpov - passione per i temi sociali che tanto sono importanti ai nostri giorni. Non è passato inosservato l’impegno di Mesagne nel creare eventi per i giovani appassionati di scacchi e scacchiere viventi», termina lo scacchiere.
“Tutti insieme per vincere” è, invece, il motto di propaganda per la città di Conversano. I sindaci metropolitani di Bari puntano, infatti, sull'alleanza per il sostegno dello splendido borgo della provincia firmando, ieri 5 ottobre, il proprio appoggio nella Pinacoteca del castello. «Un bel segnale per le nostre comunità – ha sostenuto il sindaco di Conversano Giuseppe Lovascio durante l’incontro -. Oggi tutti i sindaci dell’area metropolitana di Bari hanno siglato una nuova alleanza di comunità, dimostrando ancora una volta di essere una squadra, nelle parole e nei fatti», ha poi concluso Decaro.
Marzia Baldari
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