Lunedì, 14 Luglio 2025

Salento Puglia e mondo

È uno dei principali temi di discussione del momento. Insomma tutti ne parlano, ma tanti sono gli interrogativi che continuano a porsi i cittadini

Pratico vademecum per accedere al Cashback di stato

Cashback Cashback | © Google

È uno dei principali temi di discussione del momento. Insomma tutti ne parlano, ma tanti sono gli interrogativi che continuano a porsi i cittadini potenziali beneficiari del "Rimborso di Stato". Nella speranza di far cosa gradita ai nostri lettori cerchiamo di far un po' di chiarezza sull'argomento coadiuvandoli in un corretto, ed efficace, utilizzo dello strumento normativo. Il programma Cashless, letteralmente senza contante, è stato lanciato dal governo,con la legge promulgata lo scorso tredici ottobre, per incentivare l’uso della moneta elettronica in luogo del contante. La fase sperimentale, quella denominata "Cashback di Natale" o "Extra Cashback", avrà termine il prossimo trentuno dicembre. Entro tale data, i consumatori dovranno aver effettuato almeno dieci transazioni: queste daranno diritto ad un rimborso del dieci per cento di quanto speso, ma per un importo massimo di centocinquanta euro.

L’accredito dei rimborsi dovrebbe arrivare a febbraio, con un bonifico diretto sull’Iban indicato al momento dell’iscrizione sull’APP IO o sulle APP di pagamento digitale che danno accesso diretto al cashback. Le spese non possono essere frazionate, concorrono anche anche i rifornimenti di benzina e l'acquisto di alcolici. Ecco le cose da salienti da sapere per evitare problemi e centrare l’obiettivo rimborso.

Nonostante le difficoltà tecniche iniziali segnalate dai cittadini, i download dell'APP IO dei servizi pubblici, che permette di attivare e gestire il cashback, sono arrivati quasi a dieci milioni. Un dato davvero rilevante ,non solo dal punto di vista numerico, perché anche se oggi «IO» si scarica soprattutto per aderire al cashback , in futuro potrà essere utilizzata anche per molto altro, ad esempio per pagare le tasse e le imposte quali Tari, Imu e bollo auto.

Dunque il programma cashback entrerà in vigore a pieno regime dal primo gennaio 2021, ma è già operativo il «cashback di Natale» che permetterà ai cittadini aderenti di accumulare fino a 150 euro di rimborso utilizzando carte di credito, bancomat, prepagate o sistemi come Satispay, fino al trentuno dicembre. Per la precisione, per ogni acquisto effettuato con moneta elettronica lo Stato rimborserà, entro sessanta giorni, il dieci per cento, fino ad un concorso massimo di quindici euro a transazione. Per aderire, ci si può affidare a «IO», oppure ad alcune piattaforme private, ovvero ad entrambe. Condizione necessaria, per tale iter, essere in possesso di una carta d'identità elettronica, CIE, o dello SPID,Sistema Pubblico d'Identita' Digitale, altro tormentone d'attualità di cui tratteremo in separata sede.

Il rimborso del dieci per cento di ogni transazione è riconosciuto per tutte le spese effettuate nei negozi, ma non solo. Concorrono al cashback anche i pagamenti a liberi professionisti, come l’avvocato, il medico, l’idraulico, purché effettuati con metodi di pagamento abilitati e per il tramite di un dispositivo fisico di accettazione, come il Pos, che consente di partecipare all’iniziativa e che quindi sia convenzionato con PagoPa, la nuova modalità per eseguire, tramite i Prestatori di Servizio di Pagamento(PSP) aderenti, i pagamenti verso la Pubblica Amministrazione. Tra questi annoveriamo Poste Italiane, American Express, Axepeta di Bnl, Banca Sella, Bancomat Pay, Icrrea, Nexi, PagoBancomat, Satispay e Unicredit. Sono invece esclusi tutti gli acquisti online.

È importante, però, che la transazione non rientri nell’attività lavorativa. Non possono,infatti, partecipare al cashback tutti i pagamenti effettuati nell’ambito di qualsiasi attività di impresa, arte o professione. In estrema sintesi, per i privati, le condizioni che devono essere rispettate in ogni tipo di operazione sono l’utilizzo di metodi elettronici di pagamento, l’aver registrato i propri strumenti sull’App IO, o su altri canali abilitati, e che l’esercente utilizzi dispositivi fisici di accettazione convenzionati con PagoPa, a tal proposito conviene sempre sincerarsene al momento del pagamento.

Ai fini della partecipazione al cashback, è possibile pagare con qualsiasi tipo di moneta elettronica, quindi anche con le carte emesse dai supermercati o dalla grande distribuzione in generale, purché utilizzino sempre circuiti abilitati, come Mastercard, Visa o American Express. La carta dovrà essere,però, preventivamente registrata e attivata sull’APP IO. Non è invece possibile aderire al cashback con le semplici carte fedeltà.

È bene ricordare che, ai fini del cashback, valgono solo le spese effettuate con moneta elettronica, carte, bancomat, app, in negozi fisici. Sono escluse tutte le spese online. Il fine principale del cashback è combattere l’evasione fiscale e limitare l’uso del contante. Pertanto, l’e-commerce, per definizione effettuato con strumenti di pagamento elettronici e quindi tracciabili, e' escluso dal novero.

Altro punto d'attenzione è il limite delle operazioni minime da effettuare nel periodo. Se per il cashback di Natale bisogna effettuare almeno dieci pagamenti, di qualsiasi entità, entro la fine di dicembre, per quello ordinario, che entrerà in vigore dal primo gennaio, le operazioni minime diventano cinquanta a semestre.

Altro vincolo è,poi, quello del limite di rimborso massimo a transazione fissato in quindici euro. Per esemplificare, se si spendono trecento euro per un acquisto, il rimborso non sarà del dieci per cento, cioè trenta euro, ma soltanto di quindici euro, per l'appunto.

Ulteriore limite è quello complessivo del cashback per periodo. Per il cashback di Natale il massimo ottenibile è centocinquanta euro; dal primo gennaio, invece, chi fa acquisti con carta di credito e bancomat nei negozi tradizionali

otterrà un rimborso pari al dieci per cento della spesa fino a un massimo di trecento euro di cashback, e quindi fino a un massimo di spesa di tremila euro. Il tutto va calcolato sull'anno solare 2021. Per contrastare i "furbetti del rimborso" non sarà possibile frazionare i pagamenti in due o più transazioni nell'intento di aggirare il tetto massimo di rimborso per singola operazione. Per prevenire possibili comportamenti elusivi, perciò, come appunto il frazionamento delle operazioni, non saranno conteggiate le operazioni effettuate nello stesso giorno presso il medesimo esercizio commerciale.

Altra raccomandazione. Sincerarsi che il mezzo di pagamento sia attivato.

Difatti, può capitare, una volta caricate le carte di credito o di debito, il bancomat e le app per i pagamenti digitali, che gli strumenti di pagamento siano effettivamente presenti sul portafoglio dell'App "IO", ma non siano attivi ai fini del cashback. Bisogna assolutamente sincerarsi che le carte o le app caricate abbiano il flag "aggiungi" spuntato, il pulsante deve essere blu altrimenti le spese non verranno contabilizzate.

Sì può ottenere il rimborso su un conto cointestato poiché l’Iban è associato al codice fiscale di entrambi e quindi potrà essere indicato da tutti e due come conto destinatario del rimborso all’interno del proprio profilo dell’APP IO. Gli strumenti elettronici di pagamento, invece, non possono essere i medesimi. Ognuno dovrà registrare e utilizzare la propria carta di debito, di credito, o un’applicazione di pagamento come Satispay. Quindi, per intenderci, se allo stesso conto corrente è associata una sola carta di debito, quest’ultima potrà essere registrata su un solo profilo dell’APP IO e quindi utilizzata ai fini del cashback da un solo soggetto.

All’interno dell’applicazione, accedendo alla sezione "Portafoglio" e poi cliccando sulla card blu con la scritta cashback, si apre una finestra in cui è visibile il resoconto del rimborso accumulato e tutti i metodi di pagamento che sono stati abilitati. In fondo alla pagina troviamo l’Iban associato. Cliccando su modifica è possibile cambiare l’Iban ma, come viene indicato all’interno dell’applicazione, verrà verificato che il relativo conto corrente abbia la medesima intestazione dello strumento associato.

Uno straniero residente in Italia può registrare anche carte di credito estere e allo stesso modo anche un italiano che ha un conto all’estero può registrare la sua carta. L’importante è che le carte siano presenti tra i metodi di pagamento elettronici già registrabili ai fini del cashback. Tra questi ci sono, come carte, Postamat, Postepay, American Express, Diners, Jcb, Maestro, Mastercard, PagoBancomat, Visa, Visa Electron, V-Pay, mentre tra le App e altri metodi al momento risultano abilitati Bancomat Pay e Satispay. Ambedue gli strumenti devono essere abilitati dall’App dell’emittente. Non sono ancora supportate, invece, le transazioni effettuate tramite Samsung Pay, Google Pay, Apple Pay e PayPal, che saranno aggiunti all’APP IO come metodi di pagamento in un secondo momento.

Le transazioni sono cumulative e riguardano tutti i sistemi di pagamento che sono stati registrati e abilitati in app. Quindi se si registrano dieci strumenti differenti, per arrivare al numero minimo di operazioni previsto dal regolamento sul cashback, 10 per questo mese di dicembre 2020 e minimo 50 a regime, è possibile anche fare una transazione con ogni carta, oppure sei con una e quattro con un’altra, o ancora dieci con un solo metodo di pagamento.

Se si ha lo stesso Iban di accredito per il cashback con un cointestatario entrambi devono effettuare il minimo di transazioni previste.

L’Iban, difatti, è valido solo ai fini del conto corrente su cui si vuole ricevere il rimborso. Ogni profilo registrato sull’APP IO, poi, è assolutamente indipendente, quindi per ottenere il rimborso ognuno deve fare il minimo di transazioni previste. Così, per questo mese di dicembre, una famiglia compasta da moglie, marito e figlio maggiorenne, può arrivare a ottenere un rimborso

complessivo di quattrocentocinquanta euro, vale a dire centocinquanta euro a persona, atteso che ognuno di loro abbia un profilo registrato sull’APP IO.

Sono ammesse solo le transazioni fatte in territorio italiano e da residenti maggiorenni.

L’accredito dei rimborsi effettivamente validati è previsto entro sessanta giorni dalla chiusura del periodo contabile di riferimento.

A cura di Maurizio Pasculli

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