Ai sindaci del versante orientale ionico sarebbe stata nascosta la verità circa l’annunciata riattivazione di tutti i reparti dell’ospedale di Manduria convertiti in Covid. «Di fatto non si tratta proprio di una riapertura, ma di una riserva permanente per malati Covid non solo della provincia di Taranto ma dell’intero Salento». Per nefrologia, cardiologia e oncologia, autonomi, non ci sarebbero più speranze. A sostenerlo è il consigliere regionale e il coordinatore provinciale di Fratelli d’Italia, Renato Perrini e Dario Iaia, sindaco di Sava, che per domani hanno annunciato un sopralluogo nel presidio Messapico per portare su di esso l’attenzione dei vertici della sanità ionica e regionale.
Gli esponenti politici mettono a nudo i veri piani della Asl tarantina e della Regione Puglia. «Da quello che ci dicono – si legge in un comunicato stampa -, saranno solo due i reparti non Covid: medicina, con 15 posti letto che assorbirà nefrologia e cardiologia e, in un unico blocco, la chirurgia e l’ortopedia con altri 15 posti in tutto dove potranno essere sottoposti ad intervento sia positivi che negativi al Covid». Tutto il resto, per un totale di altri 32 posti, sarà dedicato alle patologie virali della Sars Cov2. Non si parla, invece, dei servizi di oculistica con possibilità di interventi di cataratta e dell'oncologia medica.
«Una situazione davvero sconcertante – scrivono i meloniani -, tenuto conto che l’ospedale di Manduria è uno dei presidi sanitari che serve tutta la popolazione tarantina a sud, d’estate punto di riferimento di molte località turiste sul mare».
Per questo domani alle 17 il consigliere e coordinatore di FdI hanno deciso di fare una visita al Giannuzzi che fino a poco più di un anno era un punto di riferimento per le malattie nefrologiche ma anche per alcuni servizi sanitari all’avanguardia come l’endoscopia digestiva prevista anche per gli ammalati oncologici. «Oggi, invece, nonostante si parli tanto di riorganizzazione per la riapertura dell’ospedale – sottolineano i due esponenti del centrodestra -, di fatto sono molte le perplessità che meritano risposte adeguate da parte dei vertici della Asl di Taranto».
Lo stesso quadro di ospedale metà Covid e metà non Covid lo traccia anche la Cgil Funzione Pubblica della provincia di Taranto. In una lettera firmata dal segretario generale del sindacato di categoria, Lorenzo Caldaralo, si prende in considerazione, per il Giannuzzi, la nascita di due grandi reparti post Covid per le aree specifiche di Medicina e Chirurgia. «Un ospedale misto – secondo Caldaralo – che accanto ai posti letto per il ricovero di pazienti con problematiche medico-interniste, nefrologiche e cardiologiche, nonché ortopediche e di chirurgia generale conserverà 32 posti letto Covid, divisi in due distinti reparti». Nell’agenda di Perrini e Iaia, è segnata anche un’altra richiesta da fare a chi detiene i dati sugli effetti della pandemia e sull’indice di letalità nella provincia di Taranto. «Ci auguriamo che venerdì qualcuno possa dirci finalmente quanti sono i decessi per Covid avvenuti non solo a Manduria ma anche a Grottaglie? Saperlo – concludono - non è indifferente, ma aprirebbe nuovi e inquietanti interrogativi».
Nazareno Dinoi
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12 commenti
Gregorio
sab 5 giugno 2021 09:33 rispondi a GregorioSe al nostro amato Sindaco, _ CI Sì SPIZZAVA NA' JAMMA CATENNU ( trad. se si spezzava una gamba cadendo) penso, sicuramente si impegnava di più per la difesa del nostro Ospedale
Tony
gio 3 giugno 2021 08:01 rispondi a Tonyio dico solo una cosa finché i manduriani non capiscano che si deve votare i manduriani alla regione Puglia non si va da nessuna parte gli altri vengono solo x fare passerella
Willy G
gio 3 giugno 2021 03:13 rispondi a Willy G....e comunque, dove governa la sinistra fa' solo danni!
Gregorio
gio 3 giugno 2021 06:46 rispondi a GregorioQUESTO E' POCO, MA SICURO !!!
Egidio Pertoso
gio 3 giugno 2021 01:05 rispondi a Egidio PertosoSembra che al nostro territorio venga attribuito solo lo scarto. Sono in arrivo i soldi del RECOVERY dalla UE anche per migliorare ed efficientare la sanita'. Perche' non approfittare per avere un polo sanitario, logisticamente funzionale, qui a Manduria, in grado di offrire eccellenze per tutto il salento. Mancano le strategie e mancano le persone capaci, evidentemente. I nostri figli, nipoti e pronipoti, dopo averli fatti studiare a nostre spese, vanno ad esercitare le loro professioni sanitarie altrove, sguarnendo di competenze e culture la nostra disastrata cittadina che diviene, così, facile preda di gente che, con la scusa di amministrare, cura unicamente i suoi, a volte loschi e mafiosi, interessi. Ricordiamoci che la vera mafia è questa e non quella che ammazza, comune delinquenza.
giorgio sardelli
gio 3 giugno 2021 12:27 rispondi a giorgio sardelliA quanto pare gli investimenti sono diretti a nord di Taranto e nelle province di Bari e in su dove si creano nuovi ospedali ristrutturare i vecchi e ampliare i servizi, è una questione politica a favore di..... e contro la nostra provincia specie a sud di Taranto ai politici locali di SAVA MARUGGIO AVETRANA FRAGAGNANO ECC.ECC. mi sento di dire di non illudersi delle promesse a parole che fa la ASL e REGIONE per il motivo che il covid ha accellerato la chiusura di tutti i reparti al GIANNUZZI ma la verità potrebbe essere quella dello smantellamento totale o quasi cominciato prima del COVID poi durante e continuerà in futuro. Un mio parere. Non mollate cari SINDACI dimostrate di voler più bene ai vostri cari concittadini invece che alle poltrone che vi potrebbero offrire. UN PARERE MIO
Antonio F.
ven 4 giugno 2021 09:54 rispondi a Antonio F.Condivido! Signor Giorgio spero tanto che il Suo commento "ARRIVI" al Sindaco !
Antonio
gio 3 giugno 2021 08:55 rispondi a AntonioMa il presunto sindaco di Manduria cosa dice al proposito ? Tace come al solito? Incredibile
Willy G
gio 3 giugno 2021 03:11 rispondi a Willy Gil sindaco si dava da fare solo per i voti, girando al mercato, nei quartieri, casa casa ...ora si sta riposando (insieme ai suoi consiglieri ed assessori) per poter sparare li fuechi negli ultimi giorni del suo mandato e ri-prendere per culo i manduriani!
Domenico
gio 3 giugno 2021 08:51 rispondi a Domenico...Seguito. Personale competente di emergenze e un elisoccorso efficiente, fanno la differenza fra la vita e la morte, fra la guarigione completa e le lesioni permanenti che condizionano l’esistenza dell’individuo. Non possiamo rassegnarci ad avere una rappresentanza non capace di essere influente nelle decisioni più importanti per il territorio che magari si accontenta di qualche incarico prestigioso, ma domani potrebbe portarci a dover curare le ferite leccandocele... (come gli animali!)
Antonio F.
gio 3 giugno 2021 11:42 rispondi a Antonio F.Bravo Signor Domenico, condivido pienamente !!??
Domenico
gio 3 giugno 2021 08:47 rispondi a DomenicoSarebbe interessante conoscere il reale stato della sanità nel territorio di Manduria e di tutti i comuni più piccoli che gravitano nella competenza del suo territorio e sapere se tutte le scelte effettuate riguardo a uno dei diritti fondamentali del cittadino, siano suggerite dal suo rispetto piuttosto che da logiche campanilistiche-economico-elettorali-carrieristiche degli amministratori. Vista la precarietà del sistema viario della zona, si dovrebbero fronteggiare le necessità di routine e le urgenze non affidandole a un sistema di trasferimento dei pazienti con ambulanze spesso utilizzate impropriamente o dislocate in maniera fantasiosa. Nei minuti in cui è in gioco la vita di un essere umano, non si può indugiare o sperare nel miracolo di turno... Segue