Un’altra ombra di presunti intrecci tra politica e criminalità organizzata si allunga sull’amministrazione comunale di Manduria. Si tratta di un’intercettazione telefonica in cui un consigliere comunale che siede nei banchi della maggioranza, chiederebbe voti ad un boss manduriano ritenuto a capo di una cosca aderente alla sacra corona unita. A scoprire l’inquietante episodio, è stato il consigliere di minoranza, Cosimo Breccia, il quale cita documenti ufficiali della Prefettura di Taranto, atti relativi all’inchiesta dell’antimafia leccese denominata «Impresa», quella che ha poi aperto le porte del comune Messapico alla commissione antimafia e allo scioglimento dell’ente per infiltrazione mafiosa.
Una faccenda delicata quella finita nelle mani del leader del movimento civico «Manduria Noscia», da maneggiare con cura, ma senza nascondere niente proprio per la gravità delle accuse contenute. Per questo Breccia ha inviato una comunicazione riservata al sindaco Gregorio Pecoraro e al presidente del Consiglio comunale, Gregorio Dinoi, allegando copia dei verbali della Prefettura contenenti la circostanza del presunto intreccio politico mafioso. Nella missiva trasmessa alcuni giorni fa, il consigliere chiede che si convochi una conferenza dei capigruppo a porte chiuse con la presenza del consigliere citato nelle indagini. «Non so se il sindaco è a conoscenza di questi gravissimi fatti, io intendo fare il mio dovere di cittadino e di amministratore informandolo e invitandolo a prendere posizione sulla delicatissima e pericolosissima vicenda che rischia di gettare ancora una volta fango sul buon nome di Manduria», afferma Breccia che si dice infastidito dei silenzi sinora ricevuti. «È passata quasi una settimana dalla mia Pec – dice il consigliere – e sino ad oggi non ho ricevuto nessuna risposta né dal sindaco e né dal presidente del Consiglio che per tutta risposta ha convocato la conferenza dei capigruppo ma per altre questioni, ignorando la mia richiesta».
Per ora niente nomi ma solo l'appartenenza partitica del consigliere che, fa sapere sempre Breccia, appartiene al Movimento 5 Stelle. «Proprio i grillini casti e puri che per la seconda nascondono in pancia episodi che ci fanno vergognare», commenta Breccia riferendosi ad un altro episodio portato alla luce proprio all’insediamento del governo gialloverde: un altro consigliere pentastellato finito nell’inchiesta dell’antimafia sull'esistenza a Manduria di presunta cupola mafiosa. Nelle carte della direzione distrettuale, il nome dell’attuale consigliere, mai indagato, viene indicato quale vittima di estorsione con ottimi rapporti con uno dei capi della presunta cupola.
Tutto sommato niente in confronto al coinvolgimento di questo secondo esponente grillino, anche lui mai indagato probabilmente perché all’epoca non era candidato. Si sarebbe dato da fare, questo almeno racconterebbe la relazione prefettizia, per chiedere al boss un aiuto elettorale per qualche candidato alle elezioni amministrative del 2013. «L’avrà passata liscia allora perché non era candidato, ma adesso che è lui stesso un amministratore credo che le cose cambino», dichiara Breccia che per questo cercherà di portare il dibattito nel Consiglio comunale. «Ho già presentato una mozione da discutere e votare in Consiglio e in quella occasione sono curioso di vedere come si comporteranno i cosiddetti presentabili del movimento cinque stelle e soprattutto il sindaco», conclude Breccia.
Nazareno Dinoi
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5 commenti
leonardo
gio 22 aprile 2021 01:13 rispondi a leonardoPECORARO SI RITROVA UNA SPINA NEL FIANCO ENORME. ''GRANDE BRECCIA'' SPUTTANALI TUTTI.
C.D
mer 21 aprile 2021 11:40 rispondi a C.DBreccia se hai le p.... fai i nomi se no fai silenzio
Gregory
mer 21 aprile 2021 09:51 rispondi a GregoryGrande Mimmo, Purtroppo hai comunicato il tutto a persone,,,,,,,,,,,, sorde
Max
mer 21 aprile 2021 07:30 rispondi a MaxDa quando Manduria gode di un buon nome?
Cosimo Francesco Francesco Malagnino
mer 21 aprile 2021 07:08 rispondi a Cosimo Francesco Francesco MalagninoProprio i grillini casti e puri ... fino a prova contraria , però!