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Un bilancio di fuoco e distruzione, l’ultimo domenica scorsa, che ha trasformato in cenere ettari ed ettari di macchia mediterranea, canneti in zone umide e arbusti che dovrebbero essere invece super tutelati

Troppi incendi senza vigilanza, l'on Macina chiede conto al Comune

On Macina On Macina | © La Voce di Manduria

Ventuno luglio 2015, 4 settembre 2016, 8 giugno 2017, 26 giugno 2018, 3 agosto e 15 settembre 2019. Sei incendi negli ultimi cinque anni, tutti sullo stesso litorale manduriano e in zone protette che ricadono nella perimetrazione delle Riserve regionali. Un bilancio di fuoco e distruzione, l’ultimo domenica scorsa, che ha trasformato in cenere ettari ed ettari di macchia mediterranea, canneti in zone umide e arbusti che dovrebbero essere invece super tutelati. Questo ha spinto la parlamentare del Movimento 5 Stelle, Anna Macina, a scrivere una lettera indirizzata al commissario straordinario Vittorio Saladino, sindaco facente funzione del comune di Manduria e per conoscenza al direttore delle Riserve naturali manduriane, Alessandro Mariggiò e al suo omologo dell’area marina protetta di Porto Cesareo, Remì Calasso.

Partendo dall’ultimo incendio divampato domenica scorsa a Torre Colimena, nella zona della Palude del Conte, marina di Manduria, che ha messo a rischio anche le abitazioni vicine, la deputata lamenta «ancora una volta una carente azione di sorveglianza e prevenzione degli incendi boschivi nella riserva naturale, verificatesi anche negli anni precedenti». Evidenziati i rischi, la deputata di Erchie chiede conto delle soluzioni adottate per prevenirli. «Alla luce di quanto accaduto – scrive Macina - chiedo di sapere quali misure di contrasto ai roghi che devastano il nostro territorio sono state adottate dall’amministrazione». Scendendo nei particolari poi l’esponente del Parlamento si chiede ancora se «nelle zone colpite – Torre Colimena, Palude del Conte, Marina di Manduria – è attivo un sistema di videosorveglianza, da quante telecamere è costituito e se sono state già consegnate alla polizia giudiziaria le immagini, utili ad identificare eventuali responsabilità penali».

In effetti, nonostante il ripetersi oramai cadenzato di episodi simili, quasi mai di origine naturale, le zone ripetutamente colpite non possiedono nessun sistema di prevenzione incendi né di sorveglianza. Eppure dopo uno dei più vasti incendi, quello del 2016, quando andarono a fuoco una decina di ettari di macchia mediterranea e vegetazione dunale e retrodunale della Salina dei Monaci, l’allora amministrazione comunale manduriana, in accordo con il direttore delle Riserve tuttora in carica, assicurarono l’investimento necessario alla realizzazione di un sistema di videosorveglianza mai, di fatto, realizzato.

N.Din.

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4 commenti

  • giorgio sardelli
    gio 19 settembre 2019 07:57 rispondi a giorgio sardelli

    E già! uno sporcaccione sporcava con escrementi umani o lasciava fare al suo cane il pianerottolo di ingresso di una abitazione dopo più volte che succedeva si denunciava alle forze dell'ordine e ci rispondevano di fare noi un video perchè loro non potevano fare altro se non avevano un filmato, anzichè sorvegliare loro magari facendo installare una telecamera che sarebbe molto più legale, questo paese va sempre più indietro sembra l'oasi dove tutti riposano. non per essere repititivo con chi mi ha preceduto in questo: LA FIERA PESSIMA SI FARA' OPPURE NO? VISTO CHE NESSUNO NE PARLA suggerirei al giornale LAVOCEDIMANDURIA di far sapere ai cittadini le cose come sono messe

  • lorenzo
    gio 19 settembre 2019 08:22 rispondi a lorenzo

    Quando le forze dell'ordine cominceranno a capire che indagare ed arrestare un piromane o più piromani seriali, vale, moralmente e professionalmente più, molto di più che arrestare un tossico dipendente, allora significa veramente che si vuole crescere per lasciare il bello alle nuove generazioni. Ma se si aspetta la soffiata...campa cavallo.

    • sergio di sipio
      ven 20 settembre 2019 05:31 rispondi a sergio di sipio

      Caro Lorenzo quando una zona così gradevole è lasciata senza acqua potabile e fogna mi chiedo cosa aspettiamo per rivoluzionare i dirigenti che negli anni si sono presentati. Tutti Sindaci,Assessori,Consiglieri Comunali, Carabinieri,Vigili, Dirigenti Scolastici, Medici,Costruttori di una notte. Ma caro Lorenzo come dobbiamo fare e da chi se anche l'Onorevole Macina sbraita ma che fa per il suo territorio?

      • Lorenzo
        ven 20 settembre 2019 09:14 rispondi a Lorenzo

        Gentilissimo sig. Sergio per caso, lei elencando tutte le istituzioni, pensa che debba arrivare un nuovo Garibaldi con tutte le sue secolari illusioni? O forse i miei occhi sarebbero estasiati nel vedere un esposto alle autorità a firma Sergio Sipio? Mi scuso nel caso lei avesse già provveduto in passato.

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