La Corte di Cassazione ha accolto il ricorso presentato dal pubblico ministero contro il giudice delle indagini preliminari del Tribunale di Brindisi che non aveva convalidato l’arresto in flagranza di reato di un manduriano, P.S. accusato di essere evaso dagli obblighi dei domiciliari. I fatti si sono svolti a San Pancrazio Salentino.
I carabinieri che avevano eseguito il fermo, lo avevano sorpreso mentre portava il proprio cane al guinzaglio durante il periodo della prima ondata della pandemia. Secondo i giudici della Cassazione, il giudice che lo aveva scarcerato non avrebbe tenuto conto dei precedenti del manduriano (già giudicato più volte per reati di droga) e nemmeno del fatto che il cane avrebbe potuto portarlo fuori la madre che si trovava in casa.
Il pregiudicato aveva detto ai carabinieri che era stato costretto ad uscire dovendo portare il cane a fare i propri bisogni.
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