A sedici anni il giovane C.M. residente a Manduria, è già processato da due tribunali per minorenni, quello di Taranto e Lecce perché ritenuto colpevole di aggressione. E’ la storia di un ragazzo manduriano dal carattere irascibile e violento che secondo l’accusa si sarebbe reso responsabile dell’aggressione di un suo coetaneo e poi di uno dei tutori della casa di correzione a cui era stato affidato per espiare la pena della prima aggressione.
Difeso dall’avvocato Daniele Capogrosso, il ragazzo «terribile» ha infine beneficiato di una seconda messa alla prova con la sospensione dei due procedimenti penali a suo carico. Nel corso della permanenza nel centro per minori dove sarebbe stato responsabile della seconda aggressione, il sedicenne manduriano avrebbe mostrato, tuttavia, evidenti miglioramenti della personalità eseguendo con profitto ed impegno, scrivono gli assistenti sociali che lo avevano in carico, «tutte le attività assegnateli dalla Comunità ospitante, facendo altresì ammenda dei propri errori».
Ciò ha consentito all’avvocato Capogrosso di chiedere e ottenere la riduzione del tempo di esecuzione della messa alla prova concessa per meno di un anno in totale. Diversamente, considerati i pesanti e ripetuti capi di imputazione, la durata della prova avrebbe potuto avere una durata di gran lunga superiore.
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2 commenti
Gregorio
ven 16 luglio 2021 07:52 rispondi a GregorioAl 18ttesimo compleanno sarà, promosso come PROFESSIONALITÀ
Domenico
ven 16 luglio 2021 04:44 rispondi a DomenicoUn caso eccezionale, rarissimo. La prassi comune di messa in prova dopo pochi mesi di "buona condotta", spero agevoli davvero il recupero del giovane. Generalmente è raro che la guarigione (la consapevolezza del proprio errato comportamento come eccessiva reazione, anche a provocazioni inaccettabili), avvenga senza una "analisi" approfondita delle cause e una opportuna "terapia" personalizzata. Dall' articolo non si ricavano elementi sufficienti, ma mi dispiacerebbe se, prima di realizzare la risposta adeguata, altri dovessero subire o piangere per gli effetti di tale errore. Non si tratta di una semplice questione legale...