
Lo smaltimento dei rifiuti domestici dei soggetti positivi al Covid così come è attualmente effettuato a Manduria rappresenta un serio e concreto rischio sanitario da prendere in considerazione e correggere quanto prima. E’ quando emerge da un’analisi, a tratti sconfortante, di ciò che sta avvenendo a Manduria dopo che la seconda ondata della pandemia da coronavirus ha interessato un numero via via più alto di manduriani.
Se da un lato, infatti, l’ordinanza del Comune impone regole ferree allo smaltimento dei rifiuti domestici di soggetti positivi al tampone, in isolamento fiduciario o in quarantena obbligatoria, che di fatto li obbliga sospendere la raccolta differenziata e di smaltire tutti i rifiuti ogni giorno considerandoli come indifferenziati, dall’altro lato, però, ed è questo il problema principale, la raccolta di tali rifiuti continua ad avvenire solo due giorni a settimana: il mercoledì ed il sabato.
Da qui la palese contraddizione che getta ombre e preoccupazioni sui possibili rischi sanitari nel territorio manduriano: se la spazzatura indifferenziata potenzialmente pericolosa ed infettiva perché prodotta da soggetti positivi al Covid deve essere necessariamente smaltita ogni giorno, perché la raccolta porta a porta di tali rifiuti non avviene ogni giorno, lasciandoli di fatto pericolosamente incustoditi per le vie di Manduria per giorni, addirittura 3 consecutivi se si considera il lasso di tempo tra sabato e mercoledi? Che dire poi delle situazioni condominiali dove questi rifiuti sono depositati in spazi comuni nella disponibiltà di tutti i condomini?
Abbiamo provato, nella giornata di ieri, a chiedere spiegazioni o almeno indicazioni più specifiche ad Andrea Occhilupo, direttore esecuzione del contratto tra la Igeco e il Comune di Manduria, il quale in maniera frettolosa e molto poco dettagliata si è limitato a confermare che la raccolta dei rifiuti indifferenziata porta a porta rimane programmata esclusivamente nei giorni di mercoledì e sabato per tutti gli utenti (quindi anche per i soggetti positivi al covid) e che attualmente non è prevista alcuna riorganizzazione del servizio per scongiurare e non incentivare anche altri utenti ad approfittare della situazione, evitando così di far lievitare i costi di gestione da parte dell’azienda che si occupa della raccolta. Alla nostra specifica domanda se almeno lui si rendesse conto come questa situazione rappresenti un serio rischio sanitario e che ciò che sarebbe da tutelare prima di tutto sia la salute pubblica, Occhilupo ha preferito non rispondere, lasciando aperta e senza risposte una situazione di pericolo che, a questo punto, dovrebbe essere affrontata di petto da altre autorità, sindaco Gregorio Pecoraro in primis, in quanto responsabile della condizione di salute della popolazione del territorio manduriano.
Gabrio Distratis
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1 commento
Domenico
lun 16 novembre 2020 07:54 rispondi a Domenicoscusa ma secondo te a Milano o a Napoli come fanno?