
«Il ragazzo aggredito è mio figlio e con lui c’era anche l’altro mio figlio e un suo cugino; non è stato un atto di bullismo ma uno stupido gioco». Così la madre del ragazzo ripreso dal video pubblicato su La Voce di Manduria giustifica il gesto che ha creato scandalo e preoccupazione nella rete.
«Quando stamattina ho visto il video ho riconosciuto mio figlio e stavo per svenire. L’ho chiamato subito facendomi spiegare l’accaduto». La madre della presunta vittima di bullismo non sa come scusarsi a nome dei suoi due figli protagonisti delle scene riprese da una testimone che con il telefonino ha registrato tutto. Il video mostra cinque ragazzi in un vicolo del centro cittadino di Manduria. Due di loro aggrediscono a turno il più esile che cade rovinosamente a terra. La violenza viene interrotta dalle urla della signora che dal bancone della propria abitazione ha registrato l'accaduto. È stata la stessa testimone poi a voler rendere pubblico il video perché i genitori dei ragazzi li riconoscessero.
E così è stato. «Ha fatto benissimo la signora a fare ciò che ha fatto, io avrei fatto lo stesso, ma posso assicurare tutti che non si è trattato di un atto di bullismo ma di una stupidaggine imperdonabile; uno dei due aggressori è un mio nipote e poi c’era anche il mio figlio più grande che assisteva alla scena. Mi rendo conto che le immagini potevano far pensare il peggio – insiste la madre dei ragazzi – ma le cose sono andate diversamente. Questa vicenda comunque – conclude la donna – servirà come lezione ai miei figli che per quanto mi riguarda non la passeranno liscia».
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3 commenti
Marco
dom 11 ottobre 2020 12:00 rispondi a MarcoIo avrei "filmato" anche i genitori per capire di che gente stiamo parlando. Se questi sono i figli i genitori non saranno tanto diversi
Domenico
dom 11 ottobre 2020 06:11 rispondi a DomenicoSe è come dice, signora, doppio grazie. Il primo per aver tempestivamente smascherato una fake news di cui non sentivamo la mancanza; il secondo per aver aperto uno squarcio su una vasta fascia di società che insegue, spesso senza rendersene pienamente conto, edonismo, protagonismo, visualizzazioni e likes. Pensi che anche per i bambini più piccoli (4/5 anni) diventa bello "realizzare" un video che possa diventare virale. È importante per i genitori ampliare e rinnovare il campo dell' insegnamento della buona educazione, soprattutto col buon esempio: compito difficile ma, come lei dimostra, non impossibile.
Antonio
lun 12 ottobre 2020 07:06 rispondi a AntonioIniziamo a dire che non si tratta di fake news, il fatto è realmente accaduto, il ragazzo é stato picchiato, per gioco o meno, le ha prese. Non è una notizia del tutto inventata, vi é il video a dimostrarlo.Quindi calma con il definire falsa la notizia. La denunciante ha fatto solo il suo dovere civico, non credo proprio andasse alla ricerca di consensi, a differenza di altri. Non minimizziamo,il pericolo è sempre dietro l’angolo; si inizia per gioco e poi si finisce a bullizzare sul serio. Buona giornata