Le aveva promesso un posto di lavoro per la figlia disoccupata, in cambio, però, di rapporti sessuali. Lui, un professionista manduriano che è molto attivo in un partito politico ma che non ha nessuna carica amministrativa; lei, una donna-mamma che si preoccupa di dare un futuro alla propria figlia. Il posto assicuratole dal suo contatto, però, salta quando la lei rifiuta le palesi avance dell’uomo. Scossa e disgustata, la donna scrive a noi redazione della Voce di Manduria per denunciare l’accaduto, chiedendo l’anonimato, e offrendoci i particolari che ovviamente ometteremo.
Da donna e mamma reagisce non solo per rendere pubblico l’atavico e patologico clientelismo che si alimenta con la disperazione e la mancanza di lavoro, ma, soprattutto, dice, per denunciare quel tipo di favoritismo che diventa violenza.
La donna dice di essersi fidata dell’uomo proprio per la sua influenza sociale e politica di cui gode. Il professionista, però, nel prometterle un posto garantito per la figlia, l’avrebbe avvicinata facendole capire limpidamente il prezzo da pagare.
“Sono disgustata da questo episodio”, ci confessa lei. Il politico manduriano avrebbe, quindi, tentato l’approccio fisico come giusta moneta di scambio. Inoltre, il terrore della donna si acuisce perché a proporre il favoritismo sessuale, è proprio una persona di cui si fidava.
L’episodio denunciato riguarda soprattutto quel sentimento diffuso e maschilista, ovviamente non solo manduriano, del bisogno di concessione sessuale, dello scambio in natura, da parte di una donna per ottenere una carica di prestigio o, come in questo caso, di un posto di lavoro. Discriminazione e indecenza, sono gli attributi che risuonano da questa brutta storia. Una politica di paese che dà riflesso a quella mentalità patriarcale e che spinge la donna a diffidare e a non fidarsi più di nessuno, forse del tutto. Le sue speranze di un posto egualitario, imparziale e di scambio positivo d'idee, nel contesto politico manduriano, s'inceneriscono. Uno scandalo che è senza volti per la delicatezza dei fatti e per specifica richiesta della donna, ma reale e in carne ossa che noi Voce di Manduria decidiamo di raccontare con le dovute cautele. «Ci penso notte e giorno e vi assicuro che non è facile per me denunciare questo, ma dovevo farlo, per i giovani disoccupati ed anche per me stessa», conclude la donna.
Marzia Baldari
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17 commenti
Manduriano
sab 25 settembre 2021 06:08 rispondi a MandurianoSignora piena solidarietà, ma: 1) denunci ai Carabinieri oltre che informare sul giornale, qui serve ben poco la cosa, muore qui senza poter procedere a niente; 2) peccato che ha omesso il nome di questo miserabile schifoso porco. Conoscendo il nome di questo essere umano tutti prenderebbero distanze: la moglie, figli, partito, "politici" (non c'è ne sono a Manduria, al massimo sono tutti aspiranti) e i cittadini. Quindi cara Signora, se davvero vuole giustizia si rechi nei posti dovuti e denunci. Massima solidarietà e vicinanza.
Egidio Pertoso
ven 24 settembre 2021 07:01 rispondi a Egidio PertosoI nostri progenitori, piu' esperti e piu' saggi di noi, non a caso avevano coniato il detto ( proverbio dimenticato ed in disuso ) : TIRA CCHIUI LU PILU ...TI L' UNZARTU ! Come a dire che, pur essendo forti e potenti, per risolvere alcuni problemi, serve ben altro.
DEMETRIO SAMMARCO
ven 24 settembre 2021 04:45 rispondi a DEMETRIO SAMMARCOEsiste la Procura della Repubblica non i giornali! Non capisco che effetti possa avere una "denuncia" giornalistica
Cosimoantonio
gio 23 settembre 2021 07:06 rispondi a CosimoantonioCara signora chiedendo il posto per sua figlia e' anche un sopruso nei riguardi degli altri che aspettano e fanno concorsi per una vita lei ha scelto la strada piu' facile,resto comunque dell'idea che chi si e proposto e' un porco che lei deve denunciare per non fare trovare altri nella stessa sua situazione, auguro a lei e a sua figlia di trovare lavoro senza compromessi.
Cittadino2
gio 23 settembre 2021 05:12 rispondi a Cittadino2Senza una denuncia agli organi preposti è solo una storia degna di Barbara D Urso.
Immacolata Mariggiò
gio 23 settembre 2021 05:05 rispondi a Immacolata MariggiòTemo che rivolgersi ai giornali serva a poco, credo che solo la vera denuncia presso la polizia o i carabinieri potrà interrompere questo modus operandi e impedire che altre donne vivano la stessa esperienza.
Immacolata Mariggiò
gio 23 settembre 2021 05:05 rispondi a Immacolata MariggiòTemo che rivolgersi ai giornali serva a poco, credo che solo la vera denuncia presso la polizia o i carabinieri potrà interrompere questo modus operandi e impedire che altre donne vivano la stessa esperienza.
Nicola
gio 23 settembre 2021 03:50 rispondi a NicolaConsiglio la Signora di andare a fare una visitina alla moglie o ai figli del PORCO LIBIDINOSO denunciando le richieste e il comportamento ; magari anche al partito politico di appartenenza e avversari compresi , così poi la vediamo come va a finire. Questo essere crede di vivere ancora nell'epoca del feudalesimo quando esisteva il diritto dello IUS PRIMAE NOCTIS.
Domenico
gio 23 settembre 2021 12:23 rispondi a DomenicoPiena solidarietà alla signora e alla figlia. Purtroppo le donne hanno avuto anche in passato la sventura di incontrare personaggi simili, raramente smascherati e condannati. Comprendo bene quanto non sia facile e che, con le parole, tutti siamo pronti a "insegnare" senza capire stati d'animo, emozioni negative, ansia e rabbia delle vittime, ma una denuncia circostanziata e la collaborazione con le forze dell' ordine avrebbe permesso di smascherare il maiale arrogante e incapace di addomesticare razionalmente i suoi istinti animaleschi. È sempre difficile procedere in tal senso senza una rete protettiva adeguata e leggi deterrenti efficaci, mentre Le stelle (della politica e della società sanno, ma...) stanno a guardare - grazie A. J. Cronin.
mimmo sammarco
gio 23 settembre 2021 12:19 rispondi a mimmo sammarconon voglio dubitare della bontà della signora ma chi ci dice che ciò sia vero? potrebbe essere detto per vari motivi ma se non c è un riscontro non serve a niente..i fatti si denunciano alle autorità e non al giornale.
Lorenzo
gio 23 settembre 2021 10:55 rispondi a LorenzoComportamento dell' uomo da schifosi con cultura antica, quando i padroni approfittavano delle donne contadine per dare lavoro ai mariti. Tuttavia da quanto segnalato dalla presunta vittima, emergono due elementi a mio avviso gravi. Forse la signora non si fida delle forze dell' ordine presenti in Manduria ( tutte?) e in secondo ordine, la mala cultura di chiedere raccomandazioni al politico di turno, potrebbe dare ragione a tutti coloro che se ne vanno e se ne sono andati da Manduria. Rimane il ricatto, comunque un fatto da rendere pubblico compreso l' identità dell' ipotetico porco viscido, perché magari potrebbe avere una moglie che lo immagina un marito esemplare. Opinioni
Walter
gio 23 settembre 2021 10:37 rispondi a WalterIl PORCO, cosa na pensa se sarebbe stato sua moglie??? Che famiglia come se lo tengono il mostro in casa,,, IL NOME!!!
Angelo Dinoi
gio 23 settembre 2021 08:20 rispondi a Angelo DinoiQuello che è successo fa solo schifo. Approfittarne di persone deboli ed indifese nel momento del bisogno. Ma quello che non condivido è che la denuncia è stata fatta solo sul giornale ed omettendo nomi. Bisogna denunciare questa gente pubblicamente è far si che vengano condannate per evitare di continuare ha fare il loro gioco sporco
Enzo
gio 23 settembre 2021 04:10 rispondi a EnzoBravo Angelo! Condivido pienamente !!
Marco
gio 23 settembre 2021 07:29 rispondi a MarcoLa signora non ha denunciato un bel niente, ha sporto querela??? Se non lo fa quel anonimo mascalzone continuerà la tua sporca condotta ??
Nessuno
gio 23 settembre 2021 07:10 rispondi a NessunoSignora lei è stata coraggiosa ha non cedere ma altre forse no e poi se fossi stato al suo posto lo avrei fatto con i carabinieri così si sarebbe rotta la catena di uomini politici approfittatori
Walter
gio 23 settembre 2021 06:51 rispondi a WalterSarebbe giusto fare denuncia e pubblicare i connotati per salvare altre Donne.