
Cinque decessi attribuiti al Covid al Giannuzzi nelle ultime 24 ore, 142 manduriani attualmente positivi e chissà quanti asintomatici che in questi giorni hanno circolato e lo fanno ancora in maniera più limitata per il lockdown. Non si conosce invece il numero dei quarantenati o in attesa di tampone. Ieri un manduriano di 73 anni è stato ricoverato al Giannuzzi in condizioni critiche. Una settimana prima aveva ricevuto la prima dose di vaccino ma al tampone fatto all’ingresso in ospedale è risultato positivo.
E’ questa la situazione dei contagi in città che il sindaco Gregorio Pecoraro ha così descritto nella sua diretta Facebook. «Alla data del 12 marzo – ha detto – i nuovi contagi a Manduria sono 142, una piccola variazione giornaliera di 5, 6 nuovi casi positivi in più, comunque il trend è normale – ha sottolineato il sindaco -, non ci sono impennate particolari, è un andamento lento che non è da trascurare e che dobbiamo evitare che il numero aumenti».
Proprio mai come ieri tanti ricoverati e decessi Covid si registravano nella provincia di Taranto. Secondo il report quotidiano della Asl che monitora la situazione dei posti letto dedicati alla malattia pandemica, i contagiati con sintomi più o meno severi assistiti nei reparti ospedalieri e nelle cliniche erano 338, con il tutto pieno registrato nelle malattie infettive dell’ospedale San Giuseppe Moscati di Taranto (28 posti quelli disponibili tutti occupati) e 20 in terapia intensiva. Record anche per i decessi in un solo giorno. Sempre lo stesso bollettino Asl diffuso ieri dava conto di 12 decessi attribuiti a complicanze dell’infezione da Sars-Cov2 nelle precedenti 24 ore. Quasi la metà delle quali, cinque, all’ospedale Marianna Giannuzzi di Manduria. Il presidio della città Messapica, ricettore di malati Covid più grande di tutta la provincia per disponibilità di posti letto di medicina, chirurgia e ortopedia Covid, da giorni registra il «sold out».
Per questo la direzione generale e sanitaria della Asl ha già avviato i lavori di ampliamento utilizzando un’ala della vecchia cardiologia, già soppressa prima dell’emergenza pandemica e il reparto di nefrologia che sarà disattivato. Una misura necessaria per interrompere i cosiddetti «trenini» delle ambulanze in attesa con pazienti Covid-positivi a bordo per indisponibilità di letti.
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2 commenti
Cosimo Francesco Francesco Malagnino
mer 17 marzo 2021 10:42 rispondi a Cosimo Francesco Francesco Malagnino... una piccola variazione giornaliera di 5 , 6 nuovi casi positivi in più ,comunque il trend è normale ... non ci sono impennate particolari , è un andamento lento che ... : in che senso scusi , sindaco , 5 6 nuovi casi di positivi al giorno per lei è normale? Come dice un saggio : " Perdere la testa è bellissimo ... ! Ma anche usarla e bene dà le sue incommensurabili smisurate immense soddisfazioni!" ! Ci riprovi!!
Dileverano Giovanni
mar 16 marzo 2021 06:27 rispondi a Dileverano GiovanniA voi Manduria sembra una zona rossa? A giudicare dal numero di auto in giro direi di no. P. S. Li noto perché io posso lavorare