Mercoledì, 2 Luglio 2025

Attualità

Nel silenzio più assoluto degli uffici comunali e dei distratti esponenti dei movimenti ambientalisti manduriani

Sorpresa: a Manduria anche i rifiuti dell’Amiu di Bari

Manduriambiente Manduriambiente | © La Voce di Manduria

Nel silenzio più assoluto degli uffici comunali e dei distratti esponenti dei movimenti ambientalisti manduriani, la discarica di Manduria già da gennaio scorso è diventata sito di riferimento di mezza Puglia. Ai diciassette comuni del versante orientale della provincia di Taranto ed alcuni centri del brindisino, le enormi vasche dell’impianto «Manduriambiente Spa», situato sulla via per San Cosimo alla Macchia, accolgono tutto il rifiuto biostabilizzato della Città metropolitana di Bari. All’insaputa di tutti, forse, l’Amiu Puglia Spa di Bari ha aggiudicato alla Manduriambiente il servizio di smaltimento rifiuti speciali non pericolosi prodotti dall’impianto di biostabilizzazione di Bari (codice rifiuti Cer 190501).

Con un incredibile affidamento diretto (ma permesso dalla Regione Puglia), la Manduriambiente si è aggiudicato un appalto pari a un milione e 90mila euro oltre Iva. Il criterio dell’aggiudicazione, si legge nella delibera: «minor prezzo» (In effetti Manduriambiente è stata l’unica ditta a proporre l’offerta).

Criteri di aggiudicazione a parte, l’aspetto più preoccupante per i manduriani è quello ambientale. Solo con questo appalto la discarica manduriana accoglierà, da gennaio sino a giugno (questo è il periodo dell’appalto, iniziato a gennaio e formalizzato solo qualche giorno fa con l’aggiudicazione a compensazione), una quantità di rifiuto biostabilizzato, vale a dire la parte del rifiuto solido urbano trattato e non utilizzabile né come Cdr né come terriccio, pari a circa 10.000 tonnellate. Una quantità enorme che si somma a quella che proviene dagli altri comuni (anche dall’impianto di Cavallino che raccogli e lavora la spazzatura della provincia di Lecce) che prima o poi riempiranno la capienza di Manduriambiente (che resta ancora di proprietà comunale) costringendo i manduriani a trovarsi altri siti dove smaltire i propri rifiuti a prezzi ben più alti degli attuali.

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8 commenti

  • Domenico
    lun 18 maggio 2020 03:13 rispondi a Domenico

    Siamo forti. A chiacchiere non ci batte nessuno.E cmq occrerebbe saperne di più per capire come funzionano le discariche. E non è che uno si alza la mattina e porta qualunque genere di rifiuti dove gli pare.Solo la mafia fa questo.E di certo i camion di mafia non fanno belle mostra di se sulla circonvallazione. Un poco di calma e una informazione puntuale sarebbero necessari. Facciamocele dire le cose da chi siede in consiglio regionale e magari si ricandida o anche da una bella inchiesta tipo Report.

    • Senza cuore
      mar 19 maggio 2020 06:42 rispondi a Senza cuore

      Sa qual'è il problema? E' che si parla tanto perchè non costa niente. La discarica gestita da Manduria ambiente è una delle discariche autorizzata sul territorio regionale a gestire quei rifiuti che non sono speciali ne pericolosi. Tutte le discariche hanno una loro specializzazione e sono gestite in modo da distribuire questi cascami di altre lavorazioni nei centri esistenti sul territorio regionale e, se necessario, fuori regione. Quindi quale sarebbe la sorpresa? per forza si cerca il colpo di scena? non siamo mica a teatro.D'altra parte non possono esserci discariche ovunque. Caso mai il problema può riguardare la gestione e su questo le istituzioni devono vigilare, comprese forze dell'ordine e magistratura. Basta fumo su ogni fatto per godere nel piangersi addosso.

  • Lucio Moscogiuri
    dom 17 maggio 2020 06:32 rispondi a Lucio Moscogiuri

    Dico BASTA DISCARICHE ma TERMOVALORIZZATORI . Vi prego, fate una campagna di sensibilizzazione o siamo costretti a tornare indietro prima del consumismo che non conosce limiti, alla vita più naturale, che non sarebbe male, in quanto non riusciamo più a controllare questo liberismo che ormai ha raggiunto la non sostenibilità . Ma al più presto.

  • Origine Magnitudo
    sab 16 maggio 2020 06:54 rispondi a Origine Magnitudo

    Le persone che si presenteranno come consigliere o Sindaco dovranno spiegare il loro mancato intervento riguardo a questo caso. Quando inizierà la pubblicità per essere eletti dovranno rispondere a questa domanda: perché lei non ha fatto nulla ( mi sono interessato) dal 16 maggio 2020 per contrastare questo accordo.

  • giorgio sardelli
    sab 16 maggio 2020 06:24 rispondi a giorgio sardelli

    non vedo altra spiegazione se non che la azienda che gestisce manduriambiente abbia carta bianca avuto con l'avvallo di qualcuno e nelle discarica può mettere quanto vuole e da dove vuole basta prendere i contratti e vedere cosa c'è scritto e da chi è firmato.

  • Antonio
    sab 16 maggio 2020 08:52 rispondi a Antonio

    La circumvallazione dove io risiedo è attraversata in tutti i giorni da automezzi che trasportano tutto e di più, non solo spazzatura ma tir coperti e sicuramente provenienti da lontano.E intanto Manduria diventa la città per eccellenza della raccolta dei rifiuti di tutta la Puglia e forse anche di fuori regione.E tutto avviene nel silenzio di tutti.Usque tandem amministratori abutere patientia nostra? Diremmo Cicerone

    • tarantino walter
      dom 17 maggio 2020 07:00 rispondi a tarantino walter

      antonio , siamo gli ultimi in tutto ma ...ci godiamo questo triste primato di .......GRANDE DISCARICA ...tutta salute

  • Domenico
    sab 16 maggio 2020 07:48 rispondi a Domenico

    È difficile contrastare in tempo utile un'azione del genere perché, in ogni parte d'Italia, simili procedure sono ineccepibili dal punto di vista formale e legale. Mi dispiace profondamente che, dopo il COLPACCIO, constati i danni prodotti, non si riesca a trovare un responsabile che possa risponerne. Forse adesso è ancora possibile individuare chi ha autorizzato, verificato idoneità dei gestori, impatto ambientale (aria, terreno e acqua) benefici e danni per la collettività. Di solito si verifica che i primi avvantaggino l'impresa e i secondi vengano equamente ripartiti ai viventi e alle generazioni future.

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