
"Il mio papà aveva 63 anni, era molto giovanile e solare. Gli piaceva un sacco venire al Torre Colimena, per lui quella casetta che aveva nel paese era la sua casa e voleva invecchiare lì perché era innamorato di quella sua terra". Marialetizia é la figlia di Vincenzo (detto Enzo) Sanzonetti, nonni di Avetrana, nato e cresciuto a Milano, ma che portava Torre Colimena nel cuore.
É morto purtroppo a Bergamo nella giornata di ieri, in ospedale, a causa del virus maledetto. "La sua malattia e soprattutto la sua morte è stata una cosa improvvisa", racconta ancora la figlia. "Ha avuto la febbre alta per una settimana, ma niente tosse. Dopo gli è venuta la tosse e il dottore gli ha dato l’antibiotico ma la situazione è peggiorata ed è stato ricoverato. Non si è più ripreso...".
In una città come quella di Bergamo, piena di morti e bare, in una situazione che forse ha varcato ogni limite immaginabile, anche la storia di Enzo entra dentro come una lama appuntita, che non riesci a toglierti di dosso: "Anche zia Lina, sorella della mamma del mio papà, morta un’ora prima di lui... Mio padre non aveva patologie, se non un pochino di diabete. Questo virus peggiora da un momento all’altro, qui ormai muoiono anche 80 persone al giorno e la cosa terribile è che stanno cominciando a morire anche le persone giovani", ricorda Letizia con la voce ormai straziata da chi sa bene che non potrà mai dimenticare questo terribile periodo di vita. "Non possiamo vederlo e nemmeno fare il funerale. Il comune di Bergamo contatterà mia sorella, unica persona che potrà essere presente, perché unica non in quarantena della nostra famiglia".
A Marialetizia, Fabiola, l’altra figlia e alla mamma Fabrizia va tutta la nostra solidarietà e le nostre condoglianze ricordando il conterraneo Enzo "che aveva a cuore la sua terra e il suo mare, che voleva ritornare alle origini dei suoi nonni e che "avrebbe fatto di tutto per aiutare affinché non venisse costruito il depuratore", ci fa sapere la figlia.
Forse anche Enzo, alle prime avvisaglie di focolai di Covid19 avrebbe voluto fare la scelta di tornare nella sua casetta vicino al mare, per stare tranquillo, ma per un senso civico e di giustizia che gli appartenevano ha scelto di restare a Bergamo e di continuare a lavorare. Anche per questo lo dobbiamo ringraziare e fare tesoro delle sue scelte.
Monica Rossi
Pubblichiamo un pensiero che Biagio Saracino, medico di Avetrana, ha voluto dedicare all'amico scomparso.
ENZO
Vorrei dirti una parola
una cosa sola,
ma la bocca è cucita
da un groppo alla gola.
Non amici ma candidi bambini
spesso abbiam giocato nella terra e sul selciato,
protetti da sguardi felici della mamma e del papà,
di Angela e Luigi, Paolo tuo cugino come compagno.
In casa e sulla strada tra sapide folate di sì vicino mare.
Più a da fare: il tempo s’è fermato,
solo un saluto adesso è dovuto
e sotto questa luce bisogna ancora amare.
Biagio Saracino
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5 commenti
Carmen lavelli
dom 12 aprile 2020 02:27 rispondi a Carmen lavelliMi dispiace tantissimo per il nostro medico e amico Enzo. Un abbraccio alla famiglia. Giovanni e Carmen
Marinella
dom 22 marzo 2020 04:02 rispondi a MarinellaMi dispiace tantissimo.... leggo questo articolo col.magone pensando che c'è gente ancora che non si rende conto della.pericolosità di questa epidemia. Un abbraccio
Cosimo Andrisano
dom 22 marzo 2020 10:52 rispondi a Cosimo AndrisanoLe più sentite condoglianze a questa famiglia per il dolore che attraversa il loro cuore. Famiglia Andrisano da Manduria
Michela Addabbo
sab 21 marzo 2020 10:23 rispondi a Michela AddabboHo saputo oggi della dipartita del caro Enzo. Persona solare, gentile, un vero signore. Sono vicina al dolore della famiglia, un grande abbraccio!
Antonio Daggiano
sab 21 marzo 2020 05:06 rispondi a Antonio DaggianoLe più sentite condoglianze alla Famiglia.