Nella drammatica situazione che stiamo vivendo è necessario rivolgere un pensiero anche ai nostri connazionali che vivono sparsi nel mondo. Per questo motivo ho contattato Anna Maria D’Urso, una giovane donna di 37 anni che vive a Parigi. Originaria di Grottaglie, anni fa Anna Maria ha deciso di trasferirsi nella capitale francese per motivi professionali dove si è pienamente realizzata dal punto di vista lavorativo.
Le foto
Anna Maria da quanti anni vivi a Parigi?
Vivo qui da quasi 10 anni.
Per quale motivo hai deciso di trasferirti nella capitale francese?
L’ho deciso per motivi professionali e, dopo aver ricevuto un’ottima formazione e fatto tanti sacrifici, lavoro come vice direttrice presso una scuola elementare di Parigi.
Cosa puoi dirci riguardo alla situazione in Francia?
In Francia l'epidemia sembra evolversi con le stesse caratteristiche presentatesi in Italia. Il governo, spesso ispirandosi a quanto si sta facendo in Italia, sta attuando delle norme restrittive via via sempre più rigide e culminate nel confinamento di tutta la nazione. Proprio un simile provvedimento mi consente di vivere questo delicato periodo con una misurata tranquillità infatti i miei spostamenti si sono pressoché azzerati.
Sei lontana dalla tua famiglia, cosa pensi riguardo alla situazione in Italia?
In merito all'emergenza che l'Italia sta vivendo non nascondo la mia apprensione e sono costantemente in contatto con la mia famiglia cercando di informarmi il più possibile sull'evolversi della situazione. Forte è il desiderio di star loro vicino e di dare il mio contributo a coloro i quali sono impegnati nella lotta contro un nemico invisibile.
Hai pensato di tornare momentaneamente in Italia?
La scelta di rimanere qui a Parigi è la condizione necessaria per contrastare il coronavirus e, ad ogni modo, non potrei per esigenze lavorative. Per questo motivo l'appello che rivolgo a tutti è quello di osservare strettamente le direttive indicateci dal governo in quanto è l'unico modo che abbiamo per cercare di contenere la diffusione del virus. Il nostro Paese sta pagando un prezzo altissimo in termini di vittime perciò non bisogna vanificare gli sforzi finora sostenuti e ognuno di noi deve dare prova di senso civico, di solidarietà, di attaccamento e amore verso la nazione.
Cosa pensi riguardo al futuro prossimo?
Mi auguro che la mia patria sia tra i primi paesi a superare l'emergenza sanitaria e possa riprendere un cammino che oggi appare interrotto. Viva l'Italia, viva gli Italiani.
Antonia Pesare
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1 commento
Alessandro Bria
mar 21 aprile 2020 09:21 rispondi a Alessandro Bria[email protected]