Gentili, scrivo da Roma per conto di mio padre, 77 anni, residente in Avetrana.
È stato "costretto" ad accettare la modifica imposta di punto in bianco dalla Asl di Taranto relativamente alla somministrazione della seconda dose di Astrazeneca. Prevista inizialmente per il 2 luglio in quel di Manduria - paese a pochi km da quello in cui egli vive - ora anticipata al 9 giugno a 60 km di distanza dal luogo di residenza, ossia in quel di Taranto. Inoltre a questa genialata si aggiunge la mancata indicazione di un orario esatto in cui effettuare l'iniezione ma solo l'indicazione di una fascia oraria che presumibilmente significherà: fare la fila. È una decisione vergognosa, lesiva della dignità della persona e del suo diritto alla salute.
Ps: preciso che la Asl di Taranto non risponde a contatti telefonici o via email. Vi prego di aiutarci con il vostro lavoro al fine di fare pressione sulle (stupidità) autorità in-competenti.
Cordiali saluti, dottoressa Maria Teresa Sammarco
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3 commenti
G.P.
mar 8 giugno 2021 08:35 rispondi a G.P.Salve dottoressa siamo anche noi nella stessa situazione stesso giorno per la seconda dose di vaccino ovviamente a Taranto,ma le posso dire che a me è stato detto che se domani giorno 9 giugno non ci presentiamo all'appuntamento,l'Asl ci ricontattera' per ulteriore appuntamento per hub di Manduria
Gregorio
mar 8 giugno 2021 02:31 rispondi a GregorioBuongiorno Dottoressa, questo succede perché io sono io e voi non siete niente. Tanto qui si ragiona che chi Dirige ha tutte le priorità di fare i porci comodi Loro il resto siamo immondizia. Tutto permesso in Italia
C.D
mar 8 giugno 2021 11:47 rispondi a C.DVergogna 🥵🥵🥵