Sabato, 4 Maggio 2024

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Lettera aperta dell'ex sindaco Roberto Massafra all'attuale sindaco e suo cognato, Gregorio Pecoraro

«Caro Gregorio, io non ero altrettanto onesto come il tuo De Caro?»

I due cognati, Massafra e Pecoraro I due cognati, Massafra e Pecoraro

Caro Sindaco, caro Gregorio, prendo atto che non hai perso tempo nell’esprimere solidarietà e vicinanza al collega Antonio De Caro. A meno che non sia a conoscenza di elementi che al momento non sono noti neanche ai magistrati, questa immediata e fideistica levata di scudi mi sembra quanto meno imprudente e frettolosa, soprattutto in riferimento a quanto è avvenuto negli anni scorsi nella nostra Città. Pur conoscendomi molto meglio di quanto non conosca l’attuale Sindaco di Bari, non mi risulta che nè tu, nè altri esponenti del

“tuo” così tanto agognato “centro sinistra” vi siate minimamente indignati quando, per molto, ma molto meno, ad essere vittima di analogo procedimento siamo stati io e gli allora amministratori della “tua”Città. Anzi, ricordo ancora gli strali giustizialisti lanciati da alcuni servi sciocchi del tuo entourage durante la campagna elettorale del 2020.

Come sai, all’epoca il ministro degli interni era quel “democratico” già comunista di Minniti e non quel “fascista”guerrafondaio di Piantedosi e secondo la consolidata prassi della “doppia morale”, voi sinistri che ora insorgete avete gongolato sulle disgrazie che si erano abbattute sulle nostre teste. Bada bene, non sulla mia e neanche su quelle dei miei collaboratori, ma su quella di tutti i manduriani che si sono trovati addosso il marchio infamante dello scioglimento per mafia, da cui ancora oggi, nonostante i vostri patetici sforzi, la Città non si riesce a riprendere. Piantedosi ha compiuto un “atto di guerra” nei confronti della città di Bari, tuona adesso il buon De Caro. E Minniti allora cosa ha compiuto nei confronti di Manduria e di tante altre comunità che hanno avuto il solo torto di scegliersi un sindaco e degli amministratori che non erano del PD?

De Caro è un “amministratore onesto”? Non ho motivo di dubitarne, ma allora secondo il tuo giudizio io non lo sono stato? Ti ricordo che il sottoscritto in quattro anni e mezzo di incarico non ha mai ricevuto neanche un avviso di garanzia, e non so quanti sindaci di Manduria possiate vantare tale “primato”. De Caro si butta avanti dicendo di aver fornito imponenti dossier a sua discolpa al Prefetto di Bari: beato lui, io non sono mai stato ascoltato da nessuno, neanche come persona informata dei fatti e sono stato dichiarato incandidabile (tranquillo, meglio na santa morte!) nonostante tutti i documenti, le intercettazioni, le testimonianze avessero chiarito senza ombra di dubbio la mia assoluta assenza di coinvolgimento con i malavitosi della città, che non conoscevo neanche di vista.

Da Manduriano e da aspirante Sindaco avresti dovuto avere allora l’orgoglio di difendere non la mia onorabilità (a quella ci penso da solo tutti i giorni), ma quella della tua Città, e non ostentare oggi la piaggeria con cui ti sei genuflesso alla corte del “Sindaco dei Sindaci” e probabile, salvo inciampi giudiziari che nessuno può escludere, futuro governatore o deputato europeo.

Ma tant’è! Ti è sempre piaciuto essere oggetto di adulazione ( ricordiamo tutti la scena del tuo sostenitore prono davanti al comitato elettorale), non mi meraviglia se per una volta ne sei diventato soggetto. Ne avevi proprio bisogno? In questo io e te siamo molto diversi, se non del tutto opposti: a me quelli che strisciano non mi sono mai piaciuti. E siamo diversi anche su un altro fondamentale aspetto: io non mi sarei mai permesso di esprimere un giudizio sapendo che avrei messo a nudo un tuo nervo scoperto, il più scoperto, direi. Saluti.

Roberto Massafra, già sindaco di Manduria

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6 commenti

  • Giovanni
    dom 24 marzo 09:37 rispondi a Giovanni

    Se non sbaglio l'indagine svolta sul comune di Manduria produsse il commissariamento e questo non vuol dire che il sindaco fosse coinvolto in azioni illegali, ma che ci fossero fenomeni non leciti inveci mi sembra di si. Che poi l'ex sindaco Massafra abbia a dolersi del suo parentado per fatti privati a noi giustamente sconosciuti, non ce ne può fregare di meno.

  • Carlo
    sab 23 marzo 09:48 rispondi a Carlo

    Uno meno dell'altro,poi dai cognomi si evince che appartengono alla stessa famiglia?

  • Pietro
    ven 22 marzo 15:27 rispondi a Pietro

    Chi gode sulle disgrazie degli altri, prima o poi, gli altri godranno anche sulle loro! Non si sfugge Sindaco!

  • Ntuninu
    gio 21 marzo 18:52 rispondi a Ntuninu

    Secondo me, Tonino ha sempre strisciato (da non confondere sniffato 🤣) PÌ LA CANNA TI LI SORDI SI FA QUESTO E ALTRO !!

  • Egidio Pertoso
    gio 21 marzo 13:56 rispondi a Egidio Pertoso

    Ma smettiamola...; qui nella nostra citta' , e circondario, ci sono problemi molto piu' importanti per i quali la mafiosita' non c' entra ! Mettiamoci tutti al lavoro, senza liti in famiglia, - come siamo suscettibili ! - e dimentichiamo antichi rancori, come dice il dott. Vespa, ed affidiamoci alla speranza. Costruire o gettare le fondamenta di un mondo migliore, potra', un domani, forse, giovare ad una umanita' che è utile a questo bello, bellissimo - altri nel creato non ce ne sono - pianeta solo quando fa cose belle.

  • R&R
    gio 21 marzo 06:11 rispondi a R&R

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