Da bambino sapevo che cosa sarei diventato. Sono diventato tutta altra cosa! Volevo essere il migliore nel mio campo. Non ci riuscii e cambiai campo. Avevo tantissimi ideali che propugnavo con l’incoscienza dei miei venti anni. Facevano a pugni con la realtà, ma non ci ho mai rinunciato e non ci rinuncerò mai. Adesso ho l’età in cui gli altri non sognano più, ma io continuo a sognare. So che un giorno diventerò un grande scrittore: quando? Un giorno! E mi comprerò un grande castello tutto per me. Lo so che, data la realtà, ho più possibilità di finire all’ospizio che in un castello, ma come rinunciare ai sogni? I miei figli un giorno sposeranno principesse di sangue reale. So che amano figlie del popolo, ma chi lo ha detto che non possano diventare principesse. Intanto devo fare i conti con la mia realtà di ogni giorno, che è tutt’altro che rosea, ma un giorno i miei problemi finiranno e avrò la pace e la serenità a cui ho sempre aspirato, senza raggiungerla. Qualcuno chiama morte quel momento, ma cosa è davvero la morte? Non lo sanno.
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1 commento
Raffaele DiGiacomo
mar 6 dicembre 2022 07:15 rispondi a Raffaele DiGiacomoGrande! Mimmo..veniva ignorato da tanta gente...