
Come era stato preannunciato, i proprietari di alloggi e terreni vicino alla Masseria La Marina dove dovrebbero essere realizzate le trincee drenanti del depuratore di Manduria e Sava, ed alcune associazioni ambientaliste e politici manduriane, hanno presentato un ricorso al Tar.
L’opposizione che sarà seguita dagli avvocati Claudio Linzola del foro di Milano e Francesco Di Lauro del foro di Taranto, mira all’annullamento della variante urbanistica con la quale il Comune di Manduria ha ceduto all’Acquedotto pugliese sei ettari di terreno costiero per le trincee disperdenti del nuovo depuratore. Nel ricorso composto da 19 pagine, i due legali sollevano dubbi di legittimità e correttezza amministrativa da parte dell’amministrazione Messapica nell’approvare la delibera consigliare di modifica dell’assetto urbanistico dei terreni che interessano l’ente idrico. Percorrendo l’intero iter progettuale più volte modificato che ha avuto inizio nel lontano 2005, gli avvocati chiedono l’annullamento delle delibere approvata a maggioranza dai consigli comunali del 22 aprile e del 8 giugno scorsi.
Tra i vizi di procedura sollevati, il più importante riguarda la mancata approvazione del progetto complessivo dell’opera idrica mancante ancora di alcune autorizzazioni e valutazioni ambientali. I ricorrenti si chiedono come l’organo consiliare Messapico abbia potuto approvare una modifica urbanistica per un’opera ancora apriva di un progetto compiuto. «La Regione Puglia – si legge nel ricorso - non ha potuto trasmettere alcun progetto approvato al Comune ed il Comune non poteva, e non doveva, adottare o approvare nulla di nulla». Il comune, secondo i ricorrenti, non poteva approvare una variante ai soli fini urbanistici, ma solo in funzione di un’opera pubblica che, non avendo tutte le carte in regola, è come se di fatto non esistesse ancora.
A firmare il ricorso, oltre a sei persone di nazionalità estera, sono stati i rispettivi responsabili del Comitato per il Parco Regionale del Mar Piccolo di Taranto, dei movimenti politico di «Manduria Noscia» e «Verdi Manduria» e le associazioni «Azzurro Ionio», «Lega per l’abolizione della caccia» e «Wwf Italia».
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4 commenti
Lorenzo
gio 29 settembre 2022 09:27 rispondi a LorenzoLegambiente Manduria? 🤔🤔🤔
Realtà
gio 29 settembre 2022 08:28 rispondi a RealtàE basta con il bloccare tutto!
Gregorio-1
gio 29 settembre 2022 01:17 rispondi a Gregorio-1Sig. Realtà, Lei si dovrebbe chiamare Fantasia, ma torniamo al punto, il problema è…non si tratta di bloccare tutto , ma effettuare un depuratore d’avanguardia, in modo che non ci siano problemi in futuro. Chiaramente “ NO SCARICO A MARE “ .. le acque (filtrate) destinate alle campagne . Grazie per la cortese attenzione !!
Al serio
sab 1 ottobre 2022 02:56 rispondi a Al serioDal mitico ambientalista Vendola in poi ne abbiamo viste di tutti i colori... Bloccare tutto? Purtroppo dovremo rifare tutto, perché il progetto è nato senza criterio fin dall'inizio e portato avanti peggio