Il 25 Novembre è la giornata internazionale contro la violenza sulle donne e anche l’istituto L. Einaudi di Manduria ha voluto sensibilizzare i propri studenti per riflettere e discutere su questa piaga sociale che, nel 2022, non si riesce ancora a debellare.
IL VIDEO
Su invito del Dirigente scolastico: professoressa Pierangela Scialpi, è stato realizzato uno spot che ha visto come protagonisti alcuni alunni di una classe quinta. In questo breve filmato si è voluto sottolineare il carattere nocivo di alcune relazioni amorose, mostrando il finale di una storia d’amore che, inizialmente appare gioiosa e amorevole, ma poi si trasforma in un incubo. Ed è proprio così che numerose donne hanno perso la loro vita, tra le quattro mura della propria abitazione. Lo spot è stato realizzato con il sostegno del professor Alessandro Zizzo.
Il professor Emanuele Franco ha invece curato la seconda parte del video, una vera e propria mostra fotografica in cui gli studenti hanno riflettuto sul tema della “violenza di genere”, racchiudendo le loro riflessioni e le loro emozioni in pochi scatti, disegni e aforismi legati, appunto, alla giornata del “25 novembre”. L’obiettivo dell’istituto Einaudi è quello di educare i propri studenti a non dimenticare e a non ignorare tali disumanità. Ed è proprio dalla scuola che bisogna ripartire, perché i ragazzi rappresentano il futuro di questa società ed è tra i banchi di scuola che occorre iniziare a contrastare piaghe sociali come il femminicidio o la guerra, o lottare per difendere l’ambiente e quindi tutelare il nostro pianeta.
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2 commenti
dinoimarco
dom 27 novembre 2022 08:28 rispondi a dinoimarcoVideo scontato . Mettere alla gogna il mostro violentatore, non affrontando il vero problema: dov'erana la famiglia , amici ultimo lo Stato, per proteggere la vittima dalle mani del violentatore. Non voglio giustificare il " mostro" . Anche lui , ha una famiglia e chiedo i genitori che esempio civico hanno insegnato al proprio figlio. Se escludiamo chi concretamente soffre di una malattia psichiatrica , non si nasce " mostri" . Si diventa. Si diventa, copiando abitudini e assenze , all interno della propria famiglia.
Dinoi marco
dom 27 novembre 2022 08:26 rispondi a Dinoi marcoVideo scontato . Mettere alla gogna il mostro violentatore, non affrontando il vero problema: dov'erana la famiglia , amici ultimo lo Stato, per proteggere la vittima dalle mani del violentatore. Non voglio giustificare il " mostro" . Anche lui , ha una famiglia e chiedo i genitori che esempio civico hanno insegnato al proprio figlio. Se escludiamo chi concretamente soffre di una malattia psichiatrica , non si nasce " mostri" . Si diventa. Si diventa, copiando abitudini e assenze , all interno della propria famiglia.