
I movimenti ambientalisti di Manduria e Avetrana con i consiglieri comunali di opposizione al comune della città Messapica, si stanno organizzando per valutare un ricorso al Tar contro la recente delibera consiliare sulla variante allo strumento urbanistico che destina sei ettari in contrada Masseria Marina, di San Pietro in Bevagna per la realizzazione delle trincee drenanti dello scarico al suolo del depuratore consortile realizzato a Urmo Specchiarica.
Dopo la tavola rotonda sul tema che si è tenuta nei giorni scorso al Circolo Cittadino di Manduria, politici e ambientalisti hanno deciso di riunirsi per concordare le procedure da fare per bloccare l’opera che si ritiene essere un insulto all’ambiente e un regalo insopportabile dei sei ettari all’Acquedotto pugliese che ha ottenuto il bene pubblico senza spendere un euro.
La base dell’opposizione alla delibera saranno quelle già fatte notare nel corso dell’ultimo consiglio comunale, sistematicamente ignorate dalla maggioranza verde-grillina. Tra le ipotesi sul tappeto anche la raccolta firma per un referendum popolare.
2 commenti
Gregorio 1
dom 26 giugno 15:21 rispondi a Gregorio 1Speriamo che l’amministrazione faccia in tempo a cambiare il progetto “inutile “ e canalizzare l’acqua filtrata nelle campagne!! L’innalzamento delle temperature avanza. Le campagne hanno bisogno di acqua !!!
Uccio
gio 23 giugno 15:29 rispondi a UccioGià è iniziata la campagna Elettorale. Oppure non hanno spartito bene?? La mia opinione