Martedì, 30 Aprile 2024

Mentre tutto scorre

Senza differenze o pregiudizi

Senza differenze o pregiudizi Senza differenze o pregiudizi | © n.c.

Lunedì, 8 giugno. Torna l'appuntamento con "Mentre Tutto Scorre" e oggi affronterà il caso di George Floyd. Ma si parlerà più in generale del razzismo, che nel 2020 esiste ancora e ci sarà spazio anche per un commento sull'operato di Donald Trump. La morte di George Floyd, avviene il 25 Maggio 2020 a Minneapolis, in Minnesota. L'afroamericano viene letteralmente braccato da quattro agenti di polizia che rispondevano ad una chiamata di un negoziante locale, lo stesso giorno. Non sappiamo precisamente se Floyd, abbia commesso o meno qualche reato, ma anche se questo fosse vero, non giustifica assolutamente tutto quello che lui ha dovuto subire in seguito.

Nel filmato che viene diffuso, si vede l'agente di polizia Derek Chauvin, premere il suo ginocchio sul collo del povero Floyd, per ben 8 minuti e 46 secondi. Alla presenza degli altri tre agenti che rimangono immobili, senza fare nulla per fermarlo. E nonostante lo stesso Floyd, pronunciasse come sua ultima frase: “I can't breathe” (non riesco a respirare) Io, mi chiedo: si può definire “civile”, uno Stato che permette tutto questo? Non riesco a nascondere, i miei forti dubbi. Dopo alcuni giorni di riflessione e qui veniamo ad un aspetto più prettamente personale, ho deciso di occuparmi di questo tema nonostante sia abbastanza delicato e importante. Ero dubbioso se farlo, perchè non sapevo se ne fossi in grado. Ma... alla fine, mi sono risposto di sì. Chi mi conosce (e non sono così certo, che siano in tanti) dovrebbe sapere che ho sempre lottato contro ogni ingiustizia ed ho anche mal digerito sempre le famose etichette che vengono appiccicate su qualsivoglia persona, senza alcun motivo preciso. Io, stesso ne so qualcosa avendo dovuto sentire spesso la frase “handicappato” che è una delle frasi più infelici e mortificanti che possano esistere perchè da un giudizio molto pesante su una condizione fisica, che è certamente non voluta.

Quindi, posso comprendere bene coloro che si sentono discriminati. Tornando all'America, mi stupisco che nel 2020 ci siano ancora atti di violenza così forti e altamente discriminatori nei confronti di chi ha un colore della pelle diverso. Questa, può essere considerata una colpa? Eppure... nel 2008, anno della prima elezione di Barack Obama alla Casa Bianca sembrava essersi accesa una speranza di cambiamento anche su questo fronte. Invece, a distanza di qualche anno si è tornati pericolosamente indietro, sul tema del razzismo. Anche per via di una presidenza del tutto inadeguata. Quando si dice, la persona sbagliata nel posto sbagliato. Governare, non è un reality show. Non sta facendo più The Apprentice. Dovrebbe essere una cosa ben più seria. Giudicare come una offesa alla propria Nazione il gesto di inginocchiarsi per omaggiare Floyd, a mio avviso fa capire come l'attuale inquilino della Casa Bianca sia fuori dalla realtà. Perchè... c'è sempre una parte del paese che è invisibile agli occhi di chi governa, in ogni angolo del mondo. Ma per fortuna c'è ancora chi manifesta il proprio dissenso pacificamente, come succede nelle strade americane, ma non soltanto lì.

E' un'onda generale che invade il mondo intero. E non possiamo fare a meno di guardarla, senza girarci dall'altra parte. L'indifferenza non ha mai risolto i problemi, ma anzi li ha sempre amplificati ancora di più. Mentre Tutto Scorre... mettiamo in ginocchio il razzismo, una volta per tutte e torniamo ad essere umani. Perchè... le vite dei neri contano, come tutte quelle di ogni persona. In America, come nel resto del mondo. Senza differenze o pregiudizi!

Claudio Rimoli

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