
È iniziato al Tribunale di Taranto il processo che vede imputato un 30enne originario di Manduria, L.T. le sue iniziali, detenuto all’epoca dei fatti nel padiglione Jonio della casa circondariale del capoluogo ionico, per il suo presunto coinvolgimento in una violenta rissa avvenuta nel gennaio del 2022 all’interno della struttura penitenziaria.
Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, il giovane manduriano avrebbe partecipato attivamente a una brutale aggressione scoppiata tra detenuti, durante la quale avrebbe distrutto un tavolo per ricavarne pezzi da utilizzare come armi rudimentali. Durante l’episodio, anche due agenti di polizia penitenziaria rimasero feriti nel tentativo di riportare l’ordine nella sezione.
All’uomo vengono contestati i reati di violenza, minacce, resistenza a pubblico ufficiale e danneggiamento. L’imputato è assistito dall’avvocato Davide Parlatano che ha annunciato l’intenzione di sostenere una linea difensiva volta a chiarire il reale ruolo del proprio assistito nella vicenda escludendone ogni premeditazione e ridimensionando la gravità dei fatti contestati.
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