
Quanti sogni avevi fatto fino a quel momento? E quante cose riuscivi a fare! Quanti successi da deporre ai suoi piedi! A Manduria ti vedevano in televisione. Avevi un nome d’arte, questo è vero, ma nessun paesano riusciva a pensare che eri davvero tu a fare cose tanto straordinarie. Quando lei si addormentò sentisti la tua vita finita. Ormai eri niente, secondo la tua mente, ma eri troppo giovane perché ti fosse concesso di sentire la tua vita finita con lei. C’era tuo padre che si inventava gli insulti più raffinati per indicarti. Per lui valevi solo se gli portavi a casa quattrini, e tua madre? È proprio vero che di mamma ce n’è una sola! E meno male pure. Se tu avessi dovuto aver a che fare con più di una persona così non ce l’avresti fatta a tirare a campare. Trovasti una donna qualsiasi e la sposasti, pur di toglierti a quella famiglia che ti ritrovavi. Erano proprio loro a dire di te che eri sonnambulo, che eri incontinente e mille amenità che ti dovevano far perdere la moglie. Ora sei qualcuno ed hai chiuso i ponti con la famiglia, finalmente.
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