Manduria perde la qualifica di “Città che legge“. Per ottenere l’importante riconoscimento il comune avrebbe dovuto impegnarsi a promuovere con continuità incontri, festival, rassegne e fiere di lettura per tutto il 2022 e su tutto il suo territorio. Ma così non è stato. Un boccone amaro da inghiottire per i cittadini che valeva 30.000 euro di iniziative culturali e ludiche che si sarebbero potute organizzare nella città messapica.
Nel 2021 Manduria si era piazzata al 399esimo posto su 859 città candidate in tutta Italia e l’anno prima al posto 75 su 150 nei comuni con popolazione da 15.001 a 50.000. Il progetto è riconosciuto dal Centro per il libro e la lettura e dall’Associazione nazionale comuni italiani ed è promosso dal Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo per sensibilizzare e responsabilizzare i comuni italiani a diffondere la cultura della lettura e dell’acquisto dei libri.
Che Manduria abbia fallito e non abbia ottenuto la qualifica non stupisce: la città è infatti priva di un cinema e di un teatro, e le rassegne libresche organizzate sono spesso autoreferenziali dei politici locali. Senz’altro non si respira aria di cultura in città, al massimo costanti odori molesti. Insomma l’ennesima brutta figura per Manduria che proprio qualche giorno fa ha boicottato un importante momento di incontro e lettura con la nota drag queen romana Cristina Prenestina senza rilasciare razionali spiegazioni. Per l’attuale amministrazione non è stato dunque prioritario spendere per la conoscenza e il sapere, una scelta che si lega alla sempre più bassa percentuale di lettori italiani, soprattutto nel Sud Italia.
Marzia Baldari
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5 commenti
Gregorio
sab 14 gennaio 2023 10:59 rispondi a GregorioNello scritto: -“… il comune avrebbe dovuto impegnarsi …” MA STATE SCHERZANDO ??
giovanni
sab 14 gennaio 2023 07:29 rispondi a giovanniMi sembra giusto! qualunque cosa capita a Manduria è colpa dell'amministrazione, anche quando piove. Non sarebbe il caso di smettere di dire fesserie e, come in questo caso, se non si legge bisogna frustare, (in senso figurato) proprio chi non legge e che spesso fa il professore?
Gregorio
dom 15 gennaio 2023 01:51 rispondi a GregorioRicordati che: Amministrazione = dirigenti e responsabili della città ! Se non sanno fare questo che stassero a casa !!
Egidio Pertoso
sab 14 gennaio 2023 07:56 rispondi a Egidio PertosoLa biblioteca comunale è l' esempio di quanto ci teniamo ad aver cura dei libri, cioè alla cultura. È uno stato d'abbandono colposo. I libri, non catalogati con l'odierna tecnica digitale, " non si trovano" pur trovandosi. Il catalogo dovrebbe essere "online" in maniera che il lettore possa avere contezza del contenuto. Spinosa questione sono le biblioteche di proprietà privata. Con queste quella pubblica dovrebbe rapportarsi: il sapere, la conoscenza, la cultura, sono diritti riconosciuti ad ogni individuo. La scuola che abbiamo non ha più valore alla formazione, neanche del cittadino di uno Stato che tende ad essere povero di significati; ma questo è un altro problema. Oggi c'è da dire, come si dice da più parti, " CON PIÙ LIBRI SI DIVENTA PIÙ LIBERI". P.S.: L' AMMINISTRAZIONE DIA DEI BONUS AI GIOVANI PER L' ACQUISTO DI LIBRI E NON FARE MANIFESTAZIONI INDEGNE.
Giuseppe
sab 14 gennaio 2023 07:46 rispondi a GiuseppeLa cultura e la piantumazione vigorosa di piante ed alberi farebbero della città un polo di avanguardia, ma così non è e spiace