«L’ambiente ex ufficio del sindaco, attualmente occupato dal commissario prefettizio, presenta allestimenti obsoleti che possono provocare condizioni di insalubrità, con specifico riferimento ai vecchi rivestimenti paretali presenti in stoffa, sporchi e indecorosi». Con queste motivazioni il prefetto in pensione Francesca Adelaide Garufi, che ha preso il posto dell’ex sindaco Roberto Massafra sfiduciato dalla maggioranza dei consiglieri, ha chiesto e ottenuto il risanamento e ammodernamento della stanza che la dovrà ospitare per pochi mesi. La volontà di cambiare e bonificare il vecchio, era stata espressa dalla commissaria di origini siciliane sin dai primi giorni del suo insediamento al primo piano dell’antico palazzo sede del comune di Manduria. Confidando questo suo bisogno al segretario generale e ai dirigenti comunali, l’inviata del prefetto aveva impartito ordini «per poter dare un espetto decoroso - si legge nella determina pubblicata ieri -, all’ufficio di massima rappresentanza dell’ente». Le tappezzerie e le cornici che non sono piaciute alla nuova ospite, furono allestite dal sindaco Nando Fiorenza intorno alla prima metà degli anni Sessanta. Il dirigente del settore tecnico, ingegnere Emanuele Orlando, si è messo a disposizione ed ha organizzato in tempo di record una gara negoziata. Con la stessa velocità sono stati già affidati i lavori ad una delle due imprese che erano state invitate a presentare le offerte. La più conveniente è risultate essere quella della ditta manduriana, «Dettagli srl», di Salvatore Mariggiò che si è impegnata a fare i lavori per un importo di 1.952 euro.
Inutile dire che la decisione non è piaciuta a molti dipendenti che da tempo lamentano condizioni di lavoro sicuramente più gravosi di quelli sopportati da chi, come la commissaria o, in passato dai sindaci, è legato a obblighi di presenza quotidiana per sei ore al giorno sempre nello stesso ambiente. Tutta la casa comunale, ospitata nel vecchio convento degli Scolopi terminato nel 1740, avrebbe insomma bisogno di essere ammodernata e resa più idonea dal punto di vista della sicurezza dei luoghi di lavori. Proprio per questo recentemente il comune di Manduria ha chiesto ed ottenuto attraverso il Cipe, comitato interministeriale per la programmazione economica, un finanziamento di cinque milioni di euro dal Fondo di coesione gestito dal presidente del Consiglio dei Ministri, per il suo totale ammodernamento. Da tener presente, inoltre, che tutti gli uffici comunali dovrannoessere trasferiti nel nuovo stabile in costruzione nella zona archeologica dei Messapi.
Nazareno Dinoi
Vuoi commentare la notizia? Scorri la pagina giù per lasciare un tuo commento.
© Tutto il materiale pubblicato all’interno del sito www.lavocdimanduria.it è da intendersi protetto da copyright. E’ vietata la copia anche parziale senza autorizzazione.
3 commenti
Enzo
gio 19 ottobre 2017 01:27 rispondi a EnzoSe non è l'abito che fa il monaco, è pur vero che l'Ufficio del Sindaco, della massima autorità civile di una Città, debba avere il decoro e l'igiene necessaria, al di la di chi in quello studio deve operare per il bene della cittadinanza. Ci è voluta la sensibilità femminile per evidenziare ciò che a tanti maschietti era sfuggito. Una sana e oculata programmazione degli interventi manutentivi in tutti gli ambienti dello stabile, da parte degli uffici tecnici preposti, avrebbe evitato le lamentele che qualcuno ora esterna.
Josef Küsperth
mer 18 ottobre 2017 10:38 rispondi a Josef KüsperthSiamo entusiasti della nuova ordinanza e pulizia della nuova amministrazione per Manduria. Chi vuole mettersi nel muck di altri? San Pietro, il Campagne e il mare desiderano la stessa energia e la volontà di agire nell'amministrazione di Manduria per migliorare anche il nostro posto. Chi ama sedersi su amianto, Baumüll e bottiglie di plastica illegalmente espulsi? La tecnica monouso del sacchetto di plastica è un'alta "arte" di molti in questa regione. Anche i materiali da costruzione notturni - smaltimento. Siamo ansiosi di qualsiasi azione intrapresa dall'amministrazione per rimediare e rimediare a queste afflizioni. PS: la vecchia poltrona era sicuramente smaltita correttamente!
angela sisto
mer 18 ottobre 2017 06:04 rispondi a angela sistohai visto la commissaria? Faccio presente che in quanto a decoro e salubrità forse è meglio intervenire per rimuovere i vari cumuli di spazzatura e amianto presenti specialmente a San Pietro in Bevagna per i quali l'uffico tecnico (ing. Orlando) da tempo dice di voler intervenire. Forse la commissaria non sa ancora?