
Si è svolta nella mattinata di ieri, 10 dicembre 2022, presso il Museo Civico di Manduria, la premiazione della I edizione del Concorso letterario “Cosimo Moccia”, istituito dall’Amministrazione comunale di Manduria e rivolto a tutti gli studenti delle classi quinte delle scuole secondarie di II grado, al fine di promuovere i valori della democrazia e dell’antifascismo.
Alla cerimonia di premiazione hanno preso parte il Sindaco di Manduria, Gregorio Pecoraro; Giampaolo Bidoli, Consigliere comunale di Tramonti di Sotto e Consigliere regionale del Friuli Venezia Giulia; Fabio Varnerin, Delegato ANPI dello Spilimberghese e il Senatore Luigi Marino del Direttivo Nazionale ANPI.
Tra i diversi Istituti a partecipare, è Carlo Giuseppe Capogrosso, studente della classe 5^Sistemi Informativi Aziendali dell’IISS “Luigi Einaudi” di Manduria ad essersi aggiudicato il primo premio, con grande soddisfazione dei docenti e della Dirigente Pierangela SCIALPI.
Gli elaborati, in forma di saggio breve, avevano come tema “L’idea di Resistenza come valore nella Contemporaneità”; la stessa resistenza che ha visto perire migliaia di giovani in difesa della libertà durante la II Guerra Mondiale, tra cui l’illustre concittadino Cosimo Moccia, carabiniere partigiano, fucilato il 10 dicembre 1944 a Tramonti di Sotto.
L’elaborato dello studente vincitore ha saputo coniugare il significato della Resistenza, così come sviluppatasi durante la guerra, contro il nemico invasore, con quelli che oggi sono i nuovi sentimenti di odio e discriminazione che serpeggiano tra adolescenti ed adulti e che minano, ancora una volta, l’idea del vivere civile, in un contesto socio economico tormentato da un conflitto che, proprio ai giorni nostri, è tornato prepotentemente ad affacciarsi nel cuore dell’Europa, e che coinvolge tutti noi, anche se geograficamente distanti.
Lo studente dell’Istituto tecnico Einaudi Capogrosso cita quei valori propri della Resistenza che “ci richiamano alla solidarietà, alla difesa dei diritti umani, della libertà...ad un processo di auto-liberazione dal conformismo, dal pensiero unico... al valore dello studio e della conoscenza” per concludere che “non c’è pensiero più profondo per esprimere l’immortalità dei valori che ci sono stati consegnati da tutti quegli italiani che hanno scelto di stare dalla parte giusta della Storia”.
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3 commenti
Spettatore Triste
mar 13 dicembre 2022 08:14 rispondi a Spettatore TristeQuesto alunno sarà una mosca bianca, e non può certo rappresentare realmente l'istituto Einaudi, che non gode certo di buona fama, visto che sempre più sta diventando un rifugium peccatorum. Mi dispiace, ma è la realtà.
Francesca ESPOSITO
gio 15 dicembre 2022 10:37 rispondi a Francesca ESPOSITODimenticavo: si dice "refugium". Così per dire... Nemmeno il suo italiano gode di buona fama.
Francesca Esposito
gio 15 dicembre 2022 12:39 rispondi a Francesca EspositoNeppure il coraggio di sottoscrivere un commento con nome e cognome. Ha ragione a darsi questo nickname. Non può che essere spettatore della vita, non certo attore, nel fare simili commenti "tristi". La invito a scuola a saggiare la preparazione dei nostri studenti. Chissà perché (ho fiuto in certe cose) ho la sensazione che lei sia stato/a uno di quegli studenti mediocri che addebbitano la colpa ai professori, incapace di riconoscere i propri limiti, magari poi successivamente laureato in scienze delle merendine. Saluti