Domenica, 16 Giugno 2024

Giudiziaria

Impresa di un’avvocatessa manduriana

Legge anti suicidi, il Tribunale cancella un debito di 550mila euro

L’avvocatessa Vittoria Tornese L’avvocatessa Vittoria Tornese

L’avvocatessa manduriana Vittoria Tornese, esperta in diritto civile, ha ottenuto dal Tribunale di Brindisi la cancellazione di tutti i debiti accumulati da due piccoli imprenditori facendo applicare la nuova legge sul sovraindebitamento conosciuta come “legge salva suicidi”.

La professionista manduriana che opera nello studio legale De Francesco a Brindisi, ha fatto applicare sui suoi assistiti l’esdebitazione e quindi la cancellazione di tutti i debiti accumulati pari a circa 550mila euro.  
A tale procedura è possibile accedere una sola volta ed è rivolta a quei soggetti che, in quanto totalmente incapienti, non possono neppure in minima parte restituire il debito accumulato.
Solo a seguito del minuzioso e certosino lavoro svolto dall’avvocatessa Tornese e del professionista nominato in qualità di gestore della crisi da sovraindebitamento, Marco Botrugno, il giudice Stefano Sales del tribunale brindisino ha accolto la domanda e ha concesso l’esdebitazione ad una coppia di coniugi caduti in disgrazia economica che hanno beneficiato della cancellazione dell’enorme debito. Liberati da questo, i due ex debitori potranno avere un nuovo accesso al credito, anche in virtù della cancellazione dalla Centrale dei Rischi con possibilità di una nuova reale ripartenza nell’ambito della propria vita professionale e personale.
La Legge 3 del 2012 fatta applicare dall’avvocatessa manduriana per i suoi assistiti, chiamata anche legge sul sovraindebitamento o “legge salva-suicidi”– è stata approvata dal Parlamento italiano per dare la possibilità ai soggetti non fallibili di uscire dai debiti attraverso una procedura giudiziaria ben definita, possibilità prima non prevista. La legge, infatti, ha introdotto l’esdebitazione anche per i soggetti a cui non si applica la liquidazione giudiziale (quelli che venivano chiamati “soggetti non fallibili”), come ad esempio piccole imprese e privati cittadini.
 

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5 commenti

  • Franco
    sab 25 maggio 13:47 rispondi a Franco

    Le sentenze della legge 3 riguardano debiti non tra privati, ma di rapporti con banche, recuperi crediti che spesso non sono autorizzati ,fisco, debiti lievitati spesso a causa di complessi meccanismi di interessi spesso anatocistici ecc i debiti tra privati, esulano da questi conteggi, a meno che non si parli di usura.

  • Isabella Tassone
    sab 25 maggio 07:11 rispondi a Isabella Tassone

    E i creditori di quei soldi? Che fanno anche loro accederanno alla legge anti suicidio? Ma dico qualcuno si interessa dei creditori o valgono solo le persone che i debiti li hanno fatto davvero? E questi due coniugi di quei soldi, quelli che dovevano ai creditori, che cosa ne hanno fatto?

  • Franco
    ven 24 maggio 21:28 rispondi a Franco

    È questa la giustizia . Leggete la legge 3 del 2012 , e poi commentate. Il karma non c entra nulla

  • R&R
    ven 24 maggio 16:11 rispondi a R&R

    Menomale che erano due e piccoli "imprenditori",ed hanno accumulato 550 mila euro...sarei curioso di conoscere tutta la vicenda...

  • Marco
    ven 24 maggio 07:32 rispondi a Marco

    Va bene però chi ha perso tutti quei soldi, 550mila euro, deve suicidarsi?? Se uno accumula debiti, per me, è in mala fede. Avvocatessa se fossero suoi quei 550mila euro sarebbe bella sorridente?? Spero che il karma faccia giustizia

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