Domenica, 28 Aprile 2024

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Le domande che Giulia dovrebbe fare all'Aqp - Di Francesco Di Lauro

Le domande che Giulia dovrebbe fare all Le domande che Giulia dovrebbe fare all'Aqp - Di Francesco Di Lauro | © n.c.

Dopo il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella e il numero uno di Aqp, Simeone Di Cagno Abbrescia che hanno scritto alla giovane studentessa di Manduria, Giulia Tarentini, rispondendo ad una sua richiesta di aiuto per salvare l’ambiente dai rischi derivati dal costruendo depuratore sulla costa manduriana, a fare la stessa cosa oggi è Francesco Di Lauro, noto avvocato ambientalista manduriano, che suggerisce alla giovane interlocutrice, invitata da Di Cagno Abbrescia nella sua sede barese, una serie di domande che andrebbero poste al responsabile del progetto del depuratore in zona Urmo-Specchiarica.

Gentile Giulia, anche io, nel mio piccolo, sento il bisogno di scriverti proprio due parole dopo il tuo pregevole intervento presso il Presidente Mattarella in relazione alla vicenda del depuratore lungo la costa manduriana. Anche io ho apprezzato l’attenzione del Presidente nei confronti di una giovanissima cittadina italiana, attenzione che gli deriva sicuramente, anche, dalla storia personale del Presidente, segnata dalla violenta, drammatica perdita del fratello Piersanti. Non possiamo però dire altrettanto della sortita del Presidente di Acquedotto Pugliese, signorDi Cagno Abbrescia, il quale, nell’invitarti a visitare gli impianti AQP, ha riproposto lo stantio cliché’ dell’uomo di potere, al vertice di una importante società pubblica, che tratta i cittadini come se avessero l’anello al naso: chiedi al signor Di Cagno Abbrescia come mai questo invito non è stato rivolto alle decine di migliaia di persone che da dieci anni scendono in piazza per protestare contro un progetto assurdo, quello del depuratore di Urmo, che non ha ancora un progetto di scarico definitivo’…

Chiedi, Giulia, come mai AQP ignora da anni ogni richiesta di accesso agli atti fatti dai comitati e dai cittadini sulla vicenda. Chiedi dove il Presidente del più grande Acquedotto ‘Europa abbia studiato e si sia preparato per affermare sciocchezze come quella secondo la quale i depuratori non inquinano: se così fosse allora perchè fare condotte di km sott’acqua per disperdere i reflui il più lontano possibile dalla costa? Se non inquinano, perchè sono previsti molti livelli di depurazione, dal più basso, al più alto? Se non inquinano, come mai AQP è stata ed è tutt’ora sotto processo praticamente in tutti i distretti di Corte d’Appello di Puglia? Ricordi Giulia il video dei liquami scaricati in mare a Lizzano, a Pulsano, nel Canale Reale di Francavilla Fontana che scarica nell’Oasi Marina di Torre Guaceto, Ad Acquaviva, etc.? Sono tutti riconducibili ai depuratori di Aqp!

Chiedi allora al signor Di Cagno, di avere più rispetto non solo del ruolo di manager pubblico che noi cittadini pugliesi gli consentiamo di rivestire con stipendi da capogiro, ma di una persona giovane come te, che certo non ha bisogno delle bugie di un ‘grand commis’ al vertice di uno dei tanti carrozzoni politico- istituzionali del sud,ma di quella ‘fiducia’ all’interno della quale il Presidente Mattarella sicuramente ti suggerisce di non …’bere’ qualsiasi sciocchezza, soprattutto se pronunciata per approfittare del clamore mediatico sollevato dalla tua iniziativa.

Chiedi infine al signor Di Cagno Abbrescia dove andranno a finire i reflui di Urmo Belsito, visto che non lo sa nessuno, e come mai si costruiscono con la forza pubblica opere dannose che richiedono decine di km di inutili condotte da Sava al mare, spendendo decine di milioni di euro ’al buio’, mentre proprio ieri ‘Striscia la Notizia’ denunciava che da decenni ottocento persone di una frazione di Cerignola attendono 6 miserabili km di tubi da AQP per poter avere l’acqua potabile!

Ti saluto ricordando alcuni versi di un poeta tedesco, versi che da quando ho più o meno la tua età, uso come talismano contro i vari venditori di perline di vetro che nel Sud, terre della sete, ancora oggi si ostinano a. darcela a bere, ancora cercano di metterci, purtroppo spesso riuscendoci con la complicità di politici senza fama e senza gloria, l’anello al naso.

“( …) Con il loro fare tragico si danno il tu loschi figuri, àuguri, lestofanti… tu, uomo con la pietra, continui a rotolare la tua pena su e giù lungo il fianco della montagna, senza sosta : ci opprime una carenza di uomini che facciano, in silenzio, il gratuito, che sradichino, come erba, la speranza, che rotolino la collera sulle montagne. (da ‘Discorso a Sisifo’ di Hans M. Enzesberger). Ciao.

Francesco Di Lauro, avvocato, ambientalista, per “Azzurro Ionio”, associazione di promozione ambientale

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