Lunedì, 29 Aprile 2024

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Il previsto arrivo di spazzatura leccese deciso dal presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, per risolvere il problema dei cattivi odori di cui si lamentano i cittadini di Poggiardo ...

La puzza di Poggiardo non la vuole nessuno a Manduria

Cattivi odori Cattivi odori | © La Voce

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La notizia del conferimento a Manduria di una parte imprecisata di rifiuti organici prodotti da alcuni comuni della provincia di Lecce, ha provocato reazioni nei movimenti politici della città Messapica. Il previsto arrivo di spazzatura leccese deciso dal presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, per risolvere il problema dei cattivi odori di cui si lamentano i cittadini di Poggiardo (comune dove tali rifiuti vengono portati sinora), non è piaciuto per niente, nell’ordine, al Movimento 5 Stelle, al Movimento Manduria Noscia, ai progressisti di Manduria Lab e al partito Idea Popolo e Libertà, firmatari di rispettivi comunicati stampa di dissenso. I primi a gridare allo scandalo sono stati i grillini che hanno attribuito al presidente Emiliano la volontà di trasformare Manduria in una pattumiera per tutta la Puglia.

Mimmo Breccia, leader di “Manduria Noscia”, si dice perplesso e si chiede in che modo potranno conferire ulteriori metri cubi di umido a Manduria se l’impianto di compostaggio è già ai limiti di conferimento. «A meno che – spiega Breccia – non è una manovra per giustificare le recenti concessioni alla discarica “Manduriambiente” nei cui piani di ampliamento è previsto un nuovo impianto per il compostaggio”. Se questa è l’idea, fa sapere il fondatore del movimento, i camion troveranno un passaggio a livello chiuso e le sbarre saranno composte dai cittadini che si opporranno”.Breccia si dice inoltre “sbigottito dagli atteggiamenti di chi si vanta di avere conoscenze in Regione di personaggi che ad ogni occasione accoglie con tanto di tappeto rosso invitandoli alle iniziative ma poi, dopo pochi giorni, fanno finta di opporsi alle decisioni prese dalla stessa giunta regionale di cui fanno parte”.

Il raggruppamento di partiti di sinistra, “Manduria Lab”, da parte sua, parla di “emergenza ambientale” e somma quest’ultima eventualità dell’umido di Poggiardo a tutte le problematiche ambientali che attanagliano la città Messapica. “In questi anni – scrivono i progressisti in un comunicato stampa -, abbiamo assistito alla sopraelevazione di due discariche e ad una indagine sulla presenza di rifiuti tossici occultati presso un’azienda che ha sede nella nostra città, oltre ad una vertenza ancora aperta relativa alla costruzione di un depuratore consortile”. Per far fronte a queste problematiche, “Manduria Lab” invita chi amministra la città a farsi promotore della costituzione di una commissione speciale ambientale che abbia i compiti di accertare i livelli di inquinamento che interessano il territorio. Questa commissione, secondo i progressisti, dovrebbe essere formata dai responsabili dell’Ufficio Ambiente del Comune di Manduria, dai tecnici dell’Arpa Regionale e dalla Asl di Taranto ed avere come scopo quello di monitorare la qualità dell’aria e dell’acqua e relazionare entro un arco di tempo definito.

Infine prende la parola anche Giuseppe Coco, neo segretario cittadino del movimento politico “Popolo Idea e Libertà”. Criticando “il vergognoso silenzio sull’argomento dei consiglieri regionali del territorio”, Coco ritiene che “l’arrivo di un’altra grande quantità di rifiuti a Manduria non potrà che peggiorare la già precaria condizione, con l’eventualità anche di deleterie conseguenze sulla salute dei cittadini. Nazareno Dinoi

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