Maria Grazia Cascarano | © La Voce «Mia figlia lavora in quel posto da 11 anni e non ha avuto certo bisogno della politica». Dopo un periodo di silenzio, Maria Grazia Cascarano, la dirigente del Pd manduriano tirata in ballo dall’inviato di Striscia la notizia, “Pinuccio”, per la presunta parentopoli Mazzarano-Asl, non ce la fa a tenersi tutto dentro e sbotta. «Non ho bisogno di rivolgermi alla politica anche se faccio politica da anni», dice l’ex candidata al Senato che rivendica il suo ruolo nel sociale. «Non ho mai chiesto niente alla politica – dice - ho sempre fatto del mio meglio nei ruoli pubblici che ho ricoperto e anche quando non avevo ruoli, ho dato molte opportunità alle persone che avevano bisogno». Poi prende le distanze dallo “scandalo”. «La verità – afferma Cascarano - é che oggi conviene accomunarmi ad un fatto che mi vede totalmente estranea ma la gente che mi conosce non si lascia manovrare i pensieri».
La donna “delle tessere”, così definita per essere stata capace, da sola, di mettere da parte oltre 500 tessere del Pd manduriano in un periodo in cui il partito sembrava essersi dissolto, cerca di difendersi sentendosi vittima di malintesi e speculazioni. «Le notizie vengono interpretate – afferma Cascarano - e in questo momento le interpretazioni sono ovviamente a distruggere». Infine Cascarano torna sul lavoro di sua figlia assunta dalla Sincon, società finita nell’occhio del ciclone con il sospetto di essere serbatoio di posti di lavoro ad uso dei politici, in questo caso dell’ex assessore regionale e attuale consigliere regionale del Pd, Mazzarano, da sempre vicino alla consigliera manduriana. «Mia figlia Ludovica lavora da 11 anni in un’azienda che, lo voglio ricordare, è privata e come tale può assumere chi vuole, come ha fatto anche, ad esempio, la Igeco. Sono serena e tranquilla – conclude - e vado avanti per la mia strada con onestà».
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