Il vecchio Gregorio era emigrato molto giovane. Aveva trovato un posto come manovale alla FIAT e, negli anni, era riuscito a farsi valere al punto che era diventato dirigente. Tornava a Manduria e raccontava di tutti i suoi successi. Raccontava della bella villa con vista sul mare che aveva a Torino. Diceva a tutti che dopo aver trascorso qualche giorno a Manduria sarebbe andato a fare un giro nelle isole greche e da lì fino in Cina. Eppure anche soltanto la verità sarebbe bastata a raccontare di un uomo speciale. Era partito con una valigia di cartone piena di niente ed era riuscito a costruirsi una villa a Torino che non aveva la vista sul mare ma era molto bella comunque. Aveva a San Pietro un’altra villa che pareva la casa di un re. Ai figli aveva dato il massimo che potessero sperare, ma a lui sembrava ancora poco e si rifugiava nei suoi sogni. Un anno non tornò a Manduria. L’ultima stagione che c’era stato aveva detto di avere un piccolo malanno e suo figlio, medico oncologo, lo aveva riportato a Torino l’ultima volta: per sempre.
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