
«Ospedali come quelli di Manduria, Castellaneta e Martina Franca non andavano proprio toccati perché sono ospedali di frontiera, perché hanno il pronto soccorso e soprattutto perché hanno i reparti oncologici». A sostenerlo è il consigliere regionale Renato Perrini, a margine del sopralluogo ispettivo all’ospedale Marianna Giannuzzi di Manduria, effettuato nella mattinata di ieri insieme al sindaco di Sava, Dario Iaia.
Considerazioni poi – quelle a margine del sopralluogo - che fanno comunque ben sperare: stando a quanto riferito dal consigliere regionale e dal sindaco di Sava, la situazione dell’ospedale Giannuzzi è nettamente progredita rispetto alle settimane passate e risulta anzi migliorata rispetto ad altre unità Covid della provincia. Ieri mattina, infatti, Perrini e Iaia sono stati accolti dalla direzione sanitaria del nosocomio manduriano per un sopralluogo ispettivo, in un clima certamente disteso e collaborativo.
Il che è francamente una notizia se si considera il precedente di quindici giorni fa che vide la stessa direzione ospedaliera bloccare il sopralluogo sul nascere, impedendo di fatto l’accesso alla struttura agli stessi Perrini e Iaia.
Niente polemiche o fraintendimenti stavolta e soprattutto libero accesso all’interno dell’ospedale per il consigliere regionale ed il sindaco di Sava, giunti a Manduria insieme al deputato di Fratelli d’Italia, Marcello Gemmato, ed al consigliere provinciale, Gianpaolo Vietri, dopo i sopralluoghi all’ospedale Moscati di Taranto e al presidio ospedaliero Valle d’Itria di Martina Franca.
Che la situazione a Manduria sia molto migliore rispetto alle due strutture dell’alto tarantino conforta, seppur il giusto ovviamente. Ciò però è la conferma di quanto l’atteggiamento apparentemente ostativo delle settimane passate – dello stesso Perrini così come di molti sindaci del versante orientale, tra i quali lo stesso Iaia - sia stato invece costruttivo ed abbia in un certo senso premiato, almeno nel breve periodo. Il momento era delicatissimo, la transizione andava gestita e la conversione in unità Covid del Giannuzzi non poteva essere rapida, semplice e priva di criticità. Ma il caos del recente passato – per dirla come Dario Iaia – «sembra ormai acqua passata». Nessuna accondiscendenza, però, si continuerà a vigilare. L’emergenza resta, così come restano le grane politiche relative alla gestione sanitaria regionale.
Renato Perrini: «Gli ospedali di frontiera come Manduria non dovevano essere toccati»
Il consigliere regionale Renato Perrini non ha mai nascosto il suo malcontento rispetto alla gestione sanitaria del governo regionale. E se nella prima fase si è limitato ad una silenziosa collaborazione, nel pieno di questa seconda ondata non lesina critiche nei confronti di Emiliano e Lopalco, rei a suo dire, di non aver né programmato un’azione di difesa nel periodo tra giugno e ottobre «pensando solo ad organizzare vacanze e sagre», né gestito nel migliore dei modi l’emergenza in corso: «Non conoscono i reparti» ammonisce Perrini. «Il governo regionale non è stato in grado di programmare la seconda ondata. Nel periodo tra giugno e ottobre, andavano rafforzati l’ospedale di Mottola ed il Moscati – continua - mentre ospedali come quelli di Manduria, di Castellaneta e Martina Franca non andavano proprio toccati perché sono ospedali di frontiera, perché hanno il pronto soccorso e soprattutto perché hanno i reparti oncologici» sostiene il consigliere regionale, che si dice comunque sempre dalla parte dei medici, imputando ogni colpa alla politica. Ed ancora sul sopralluogo all’ospedale manduriano: «Sinceramente, rispetto a quindici giorni fa, la struttura ha fatto passi avanti nella gestione dei pazienti Covid. Non c’è confusione tra reparti ed anche gli operatori mi sono sembrati più tranquilli rispetto per esempio al Moscati e soprattutto all’ospedale di Martina Franca» conclude Perrini.
Il sindaco Iaia assicura vigilanza continua sull’ospedale manduriano
Il sindaco di Sava, Dario Iaia, si dice soddisfatto di quanto riscontrato al Giannuzzi ed assicura che continuerà a vigilare sulla situazione della struttura: «La dottoressa Pandiani ci ha accolto ed è stata molto disponibile» ha riferito il sindaco di Sava. «Ci ha illustrato l’attuale situazione dell’ospedale che francamente, almeno a prima vista, ci è sembrata più adeguata rispetto ad esempio alle forti criticità rilevate a Martina Franca. C’è ancora molto da fare, ma dovremmo essere sulla buona strada» dichiara il primo cittadino savese, che conclude: «Continueremo però a vigilare sulla struttura, ma il caos delle settimane precedenti sembra ormai acqua passata».
Gianpiero D’amicis
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5 commenti
stupidioti
mar 8 dicembre 2020 03:59 rispondi a stupidiotiNON ANDAVA CONVERTITO? FORSE PERCHE ERA VITALE PER MANDURIA '''E LIMITROFI'' MA VA!!! GENIALE COMMENTO CON SVIOLINATA POLITICA GIA' SENTITA. DOVEVANO IMPEDIRLO PRIMA . INVECE INTERESSA A TUTTI LO STIPENDIO A FINE MESE. QUESTO MESE è ANCHE DOPPIO
Luis
dom 6 dicembre 2020 07:06 rispondi a LuisÈ che non c'è bisogno dei sopralluoghi di altra gente , specialmente politica. Ma dite e me i nostri interlocutori, cioè Sindaco, assessori e consiglieri di maggioranza che fanno . Ve lo dico io , silenzio assoluto. IL Sindaco chiuso in casa , gli assessori spettano lo stipendio, i consiglieri comunali di maggioranza il gettone di presenza, e noi cittadini ad interessarci del nostro Ospedale. Mandiamoli a casa e riprendiamoci i commissari.
Manduriano
dom 6 dicembre 2020 03:05 rispondi a MandurianoCerto che Iaia e Perrini non perdono occasione di mettersi in mostra ma con zero risultati. Servono i fatti non le visite...... posso rimanere tranquillamente rispettivamente a Martina Franca e a Sava perchè dei loro slogan pubblicitari non c'è ne facciamo niente. Se proprio vogliono fare, facessero i fatti; mi sà tanto di riempire i loro bagagli di voti per il futuro.........
C.F.
dom 6 dicembre 2020 12:20 rispondi a C.F.Ottimo spot pubblicitario. Per i gonzi.
avetranese
dom 6 dicembre 2020 06:03 rispondi a avetranesedi spot elettorali ne ha fatti piu EMILIANO fino alla sua rielezione promettendo mari e monti da oltre 5 anni..... vedasi a spostare il depuratore o non farlo scaricare in mare ,chiudere le discariche nel nostro territorio E bonificare l 'EX ILVA A TARANTO.... E NON FACENDO NULLA PER RADDOPPIARE I POSTI LETTO PER I MALATI COVID NELLA REGIONE ; EPPURE VI SONO OSPEDALI CHIUSI VUOTI E FUNZIONALI A MOTTOLA MASSAFRA LATIANO MESAGNE S.PIETRO VERNOTICO ECC ECC.! E facile requisire i pochi ospedali che curavano la gente del territorio vedasi MARTINA MANDURIA CASTELLANETA e trascurando e sfrattando malati oncologici dializzati visite specialistiche e laboratori di analisi ecc ecc. con il rispetto per i malati di COVID non si muore o ci si ammala di solo COVID , ma anche di altro....