Lunedì, 6 Maggio 2024

Giudiziaria

Per i tre manduriani in tutto 40 anni e mezzo di carcere

Ilva Ambiente svenduto: 40 anni ai manduriani

Corte d Corte d'Assise di Taranto | © Google

La Corte d’assise del Tribunale di Taranto ha condannato 47 imputati (44 persone e tre società) nell'ambito del processo “Ambiente Svenduto” su presunto disastro ambientale delle acciaierie Ilva. Tra i condannati anche tre manduriani che ricoprivano ruoli apicali nello stabilimento di proprietà dei fratelli Riva (anche loro condannati).

Per i tre manduriani in tutto 40 anni e mezzo di carcere. Tutti ingegneri, sono Luigi Capogrosso, condannato a 21 anni di carcere, Ivan Dimaggio, per lui 17 anni e Giuseppe Dinoi che se l’è cavata con 2 anni e sei mesi di reclusione.

L’accusa aveva chiesto pene rispettivamente 28 anni per Capogrosso difeso dall’avvocato Enzo Vozza, e 3 anni e nove mesi per Dinoi difeso dagli avvocati Franz Pesare e Armando Pasanisi. Invariata la pena per Dimaggio difeso dagli avvocati Francesco Centonze e Pasquale Annicchiarico.
Capogrosso, ex direttore dell’acciaieria, era accusato, tra le altre cose, di «aver commesso più delitti contro la pubblica incolumità nonché delitti contro la pubblica amministrazione e la fede pubblica, quali fatti di corruzione e di concussione, falsi e abuso d’ufficio».
Dimaggio ha risposto di reati di natura ambientale. In particolare, secondo la procura, per non avere impedito «con continuità e piena consapevolezza, una massiva attività di sversamento nell’ambiente di sostanze nocive per la salute umana, animale e vegetale, diffondendo tali sostanze nelle aree interne allo stabilimento, nonché rurali ed urbane circostanti».
L’ingegnere Dinoi è finito sotto processo con l’accusa di avere omesso i controlli sulla buona tenuta dei macchinari sotto la sua responsabilità, in particolare della gru crollata durante il tornado del 28 novembre del 2012 che causò la morte di un operaio di 44 anni. I legali degli imputati sono già pronti per iniziare la causa di appello.

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13 commenti

  • Egidio Pertoso
    mer 2 giugno 2021 10:29 rispondi a Egidio Pertoso

    Con i molteplici ricorsi che " la giustizia" italica consente, alla fine nessuno espiera' alcuna pena. Bene sarebbe stato, in attesa della senteza finale, mettere questi " signori" a lavorare vicino gli altiforni considerando il fatto che, in vita loro, non hanno mai conosciuto un giorno di vero lavoro.

  • Pinuccio
    mer 2 giugno 2021 05:54 rispondi a Pinuccio

    Bene, al di là dei commenti ''a caldo''e delle resposabilità dei soggetti interessati, bisognerà aspettare gli altri due gradi di giudizio: " l'imputato non è considerato colpevole sino alla condanna definitiva" . Piaccia o no, queste sono le leggi.

  • Gregorio
    mar 1 giugno 2021 09:29 rispondi a Gregorio

    Questi (chiamiamoli) signori,( compreso Nichi s-Vendola) chissà quante VITTIME hanno nella loro coscienza e, quante ancora ne avranno !! ?? L.M.L. ...... (con tutto rispetto)

  • Francesco
    mar 1 giugno 2021 06:23 rispondi a Francesco

    Ma parlate sempre, proprio voi Manduriani avete portato il vino, l'olio ecc ecc per entrare in ilva adesso che fate??? Sparlare. Tutti a casa allora subito

    • giorgio sardelli
      mer 2 giugno 2021 12:33 rispondi a giorgio sardelli

      Probabilmente si è portato vino e olio per un posto di lavoro che dia dignità e un pezzo di pane alle famiglie e solo per quello, ma mai per cercare la malattia e la morte per gli inciucci dei soggetti CARO FRANCESCO

  • Mario Fortunato
    mar 1 giugno 2021 04:45 rispondi a Mario Fortunato

    Bene! Meglio tardi che mai..

  • giorgio sardelli
    mar 1 giugno 2021 12:05 rispondi a giorgio sardelli

    ALLA SCURDATA TUA !!! ALLA RICURDATA MIA !!! ECCO CHE I NODI SI SONO SCIOLTI AL PETTINE Quando il destino ci ferisce il tempo e solo il tempo li cicatrizza

  • Gabriella
    mar 1 giugno 2021 10:35 rispondi a Gabriella

    Bene, giustizia è fatta?!!?!! Io sono cresciuta senza un padre x colpa di un ""incidente"" in acciaieria. Dopo quarantotto anni mio padre e tutti coloro che hanno perso la vita in quell'inferno possono riposare in pace.

    • tuonotreactor
      mer 2 giugno 2021 07:45 rispondi a tuonotreactor

      Carissima Gabriella, non so se si tratta dello stesso caso che ricordo, ma suo padre è morto per un incidente per il quale la giustizia non trovò alcun colpevole; si trattò di azioni errate e purtroppo fatali!!! L'Italsider comunque fu generesa nei confronti della sua famiglia!! Comunque tutto questo non ha nulla a che fare con questo processo !!!

  • Gregorio
    mar 1 giugno 2021 09:14 rispondi a Gregorio

    Sperando che sia carcere Duro.

    • Antonio Curri
      mar 1 giugno 2021 10:17 rispondi a Antonio Curri

      Da quello che ho capito, il "PRIMO GIUDIZIO" è quello che vale! O no? Gli altri 2 gradi di giudizio li lasciamo fuori come speravano i 5S?

  • Marco
    mar 1 giugno 2021 08:27 rispondi a Marco

    La Givstizia è lenta...ma alla fine colpisce! ??

  • Lorenzo
    mar 1 giugno 2021 06:57 rispondi a Lorenzo

    Io penso ai tanti morti, anche nella mia famiglia. Giovani che facevano i turni per dare un futuro migliore ai loro figli. Penso alle mamme di Taranto e penso a quanti bambini che non ce l' hanno fatta. Tutto il resto è tardi.

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