Martedì, 16 Settembre 2025

Giudiziaria

Il caso della panzerotteria “La Calitta"

Il privato riqualifica l'area pubblica e il comune viene condannato a risarcirlo

Il luogo Il luogo

Il giudice di pace del Tribunale di Taranto ha condannato il comune di Manduria a rifondere al titolare di un locale commerciale di Manduria i soldi invetsiti per riqualificare un'area pubblica. L'imprenditore messapico aveva presentato e realizzato un progetto di riqualificazione del chiosco e degli spazi pubblici, per il decoro architettonico della zona a evidente beneficio dell'intera collettività. Nonostante l’approvazione del progetto dal comune, la parte amministrativa non ha mai versato la somma pattuita nei confronti del privato. Neppure dopo i frequenti solleciti fatti pervenire via pec dallo studio legale De Cataldo - Passiatore. E’ arrivata puntuale l’ingiunzione di pagamento del giudice di pace che ha condannato il comune a pagare 8500 euro nei confronti del privato.

Mazza Giansettimo, noto imprenditore manduriano e titolare della panzerotteria “La Calitta” aveva acquistato il chiosco sito in via Sorani – angolo via per Maruggio, nel 2013 e, nello stesso anno, inoltrava una richiesta di ampliamento e ristrutturazione al comune di Manduria per la realizzazione dei servizi igienici, lo stallo per accesso ai disabili e l’istallazione del dehor nella zona antistante il chiosco. Manifestando anche la volontà, a scomputo dei costi, di riqualificare la piazzetta pubblica su cui insiste la struttura.

Nel 2015 la giunta comunale di Manduria aveva approvato in toto il progetto e dopo la stipula del contratto di concessione di suolo pubblico tra il comune e il privato, la parte amministrativa si obbligava, a due mesi dalla fine dei lavori (ottobre 2019) a pagare l’intero importo suddiviso in 12 ratei annui, per un costo complessivo di poco superiore ai 17 mila euro. Importo che, di fatto, non è stato mai versato.

Nonostante i vari solleciti via pec, sempre senza esito, Mazza Giansettimo attraverso il suo legale rappresentante, lo studio De Cataldo – Passiatore, ha chiesto il pagamento delle somme maturate e scadute al comune di Manduria in un’unica soluzione e, in aggiunta, delle spese legali. Richiesta accolta dal giudice di Pace di Taranto, Rosa Silvestri, che dopo aver esaminato la relativa documentazione, in data 1 marzo 2024, ha condannato il comune di Manduria al pagamento dell’intera cifra (pari a 8500 euro) più le spese legali.

Come è ben visibile dalle foto (prima e dopo), l’imprenditore Mazza, ha apportato evidenti migliorie all’intera area pubblica: recuperando e ristrutturando la piazzetta su cui insiste il chiosco e fornendo una serie di servizi che prima non c’erano: i bagni, la rampa per i disabili e l’area green per il decoro urbano. L’ente inadempiente, in presenza di un provvedimento giudiziale, sarà obbligato a pagare l’intero importo con aggravio di spese e oneri in danno dell’intera comunità locale, che al riguardo ne avrebbe  proprio da dire all’attuale amministrazione.

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5 commenti

  • Frenk
    lun 8 aprile 2024 11:38 rispondi a Frenk

    Complimenti all' imprenditore, ed al suo avvocato che dopo tanti anni ha ricevuto quello che gli spettava...

  • Ale
    lun 8 aprile 2024 06:29 rispondi a Ale

    Vorrei sapere se realmette i bagni sono a disposizioni di tutti e se e' si mi pare che dovrebbero essere sempre aperti o devono chiedere il permesso al titolare per andare in bagno?

  • Gino
    lun 8 aprile 2024 04:22 rispondi a Gino

    Amministrazione ? Conoscono il verbo prendere

  • Marco
    lun 8 aprile 2024 12:38 rispondi a Marco

    Strano che si vada dal giudice di pace per un importo non indifferente di ben 17mila euro...

  • Gianni
    lun 8 aprile 2024 11:56 rispondi a Gianni

    Questa è la realtà,,,arroganza e menefrechismo,,

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