
Pubblichiamo un interessante dibattito nato dalla notizia da noi diffusa di un incendio che quattro giorni fa è divampato all’interno del parco archeologico dei Messapi fortunatamente senza turisti in giro e quindi senza danni alle persone.
Secondo il giornalista Giuseppe P. Dimagli (consulente per l’informazione di alcune aziende locali), la notizia così data, in particolare nella parte in cui si prevedeva la “compromissione del transito dei visitatori”, sarebbe stata inopportuna e causa di un calo di visite al parco.
Pubblichiamo l’intervento di Dimagli e, a seguire, il parere opposto dell’ingegnere esperto nella sicurezza, Agostino Capogrosso.
๐ฃ๐๐ฅ๐๐ข ๐๐ฅ๐๐๐๐ข๐๐ข๐๐๐๐ข ๐๐ ๐ ๐๐ก๐๐จ๐ฅ๐๐, ๐๐ฅ๐จ๐๐๐ ๐๐ ๐๐ข๐ ๐จ๐ก๐๐๐๐ญ๐๐ข๐ก๐ di Cosimo P. Dimagli
Al di là di ogni discorso possibile sullo sfalcio dell’erba (un conto è il costo dell’opera su tutti i 16 ettari dell’area, almeno tre-quattro volte all’anno, e un conto è mantenere la stessa periodicità per la pulizia delle sole aree battute dalle visite guidate dei turisti), va ribadito a chiare lettere che ๐ข๐ฅ ๐ซ๐๐๐๐ง๐ญ๐ ๐ข๐ง๐๐๐ง๐๐ข๐จ ๐ง๐๐ฅ ๐๐๐ซ๐๐จ ๐๐ซ๐๐ก๐๐จ๐ฅ๐จ๐ ๐ข๐๐จ ๐ง๐จ๐ง ๐ก๐ ๐ฉ๐ซ๐จ๐๐จ๐ญ๐ญ๐จ ๐๐๐ง๐ง๐ข ๐๐ฅ๐ฅ๐ ๐๐ฏ๐ข๐๐๐ง๐ณ๐ ๐๐ซ๐๐ก๐๐จ๐ฅ๐จ๐ ๐ข๐๐ก๐ ๐ ๐ง๐จ๐ง ๐ก๐ ๐ฆ๐ข๐ง๐ข๐ฆ๐๐ฆ๐๐ง๐ญ๐ ๐ข๐ง๐ญ๐๐ซ๐๐ฌ๐ฌ๐๐ญ๐จ ๐ข๐ฅ ๐ฉ๐๐ซ๐๐จ๐ซ๐ฌ๐จ ๐ญ๐ฎ๐ซ๐ข๐ฌ๐ญ๐ข๐๐จ.
Divulgare voci o notizie differenti da queste comporta proprio ciò di cui chi lo fa dice di volersi preoccupare: la compromissione del transito dei visitatori, che nel periodo estivo si presume essere numerosi.
Nonostante siano state date rassicurazioni sui canali ufficiali della gestione e sotto alcuni articoli online, da ieri ai gestori dell’apertura e delle visite guidate (a cui non spetta la manutenzione) del Parco continuano ad arrivare chiamate da turisti, che chiedono conferma del fatto che il Parco sia impraticabile e non visitabile, come letto su un giornale online e nei commenti dei social. A questi vanno aggiunti sicuramente i tanti turisti che non chiamano e, fidandosi dell’informazione divulgata, si astengono dal presentarsi ai cancelli del Parco.
๐ ๐๐ฅ๐ฅ๐จ๐ซ๐, ๐ข ๐ญ๐ฎ๐ซ๐ข๐ฌ๐ญ๐ข ๐ง๐จ๐ง ๐ฏ๐๐ง๐ ๐จ๐ง๐จ ๐ฉ๐๐ซ๐๐ก๐ฬ ๐ข๐ฅ ๐๐๐ซ๐๐จ ๐ฬ ๐ซ๐๐๐ฅ๐ฆ๐๐ง๐ญ๐ ๐ข๐ฆ๐ฉ๐ซ๐๐ญ๐ข๐๐๐๐ข๐ฅ๐ ๐จ ๐ฉ๐๐ซ๐๐ก๐ฬ ๐๐๐ซ๐ญ๐ ๐ข๐ง๐๐จ๐ซ๐ฆ๐๐ณ๐ข๐จ๐ง๐ ๐ฅ๐จ ๐ก๐ ๐ฌ๐ฎ๐ฉ๐๐ซ๐๐ข๐๐ข๐๐ฅ๐ฆ๐๐ง๐ญ๐ ๐๐๐๐๐ซ๐ฆ๐๐ญ๐จ?
La comunicazione non è mai materia inerte: è sempre un ๐๐ญ๐ญ๐จ ๐ข๐ฅ๐ฅ๐จ๐๐ฎ๐ญ๐จ๐ซ๐ข๐จ, provoca cioè conseguenze fattuali. Pensate a quando siamo chiamati alle urne, per esempio: dalle elezioni Europee a scendere, finanche alle Comunali, noi elettori rarissimamente conosciamo i candidati direttamente, per frequentazione, tanto da soppesarne il valore. Li conosciamo solo attraverso la comunicazione che di loro viene data e/o che loro danno di se stessi. Eppure li votiamo e li portiamo nei posti decisionali. ๐๐ ๐๐จ๐ฆ๐ฎ๐ง๐ข๐๐๐ณ๐ข๐จ๐ง๐, ๐ช๐ฎ๐ข๐ง๐๐ข, ๐ฉ๐ซ๐จ๐๐ฎ๐๐ ๐๐๐ญ๐ญ๐ข ๐ ๐๐จ๐ง๐ฌ๐๐ ๐ฎ๐๐ง๐ณ๐.
D’altronde, che nel 64. d.C. Nerone avesse incendiato Roma è solo un’illazione dei suoi detrattori. E che fossero stati i cristiani è solo una calunnia messa in circolo dallo stesso Nerone.
Allora come oggi, ๐ ๐๐ซ๐ฎ๐๐ข๐๐ซ๐ ๐ญ๐ฎ๐ญ๐ญ๐จ ๐ฏ๐๐ซ๐๐ฆ๐๐ง๐ญ๐ ๐ฬ ๐ฌ๐ญ๐๐ญ๐ ๐ฅ๐ ๐๐จ๐ฆ๐ฎ๐ง๐ข๐๐๐ณ๐ข๐จ๐ง๐.
LA SICUREZZA NON E’ COMUNICAZIONE MA E’ UN DOVERE di Agostino Capogrosso
Condivido la preoccupazione per la corretta informazione, ma mi permetto di dissentire totalmente sul contenuto di questo articolo.
Se è vero che la comunicazione ha un impatto profondo sulla percezione pubblica e sulle azioni individuali, è altrettanto vero che gli incendi sono eventi gravissimi che non possono e non devono essere minimizzati.
Il fatto che un incendio non abbia causato danni diretti alle evidenze archeologiche o al percorso turistico (e ne siamo tutti sollevati!), non ne sminuisce affatto la potenziale pericolosità. Parlare di incendi, anche se contenuti, non è "fuorviante comunicazione", ma un dovere di cronaca e di informazione civica. È giusto che i cittadini e i turisti siano a conoscenza di ciò che accade in luoghi di interesse pubblico, specialmente quando si tratta di eventi che potrebbero avere ripercussioni sulla loro sicurezza o sulla fruibilità del sito.
Bene ha fatto chi ha dato notizia dell'incendio, proprio perché la trasparenza è il primo passo per costruire fiducia e per permettere a tutti di prendere decisioni informate. E altrettanto bene fanno i turisti e i cittadini a informarsi prima di recarsi sul posto. Questa cautela non è il risultato di una "superficiale affermazione" ma, al contrario, di una responsabilità individuale che va incoraggiata.
Non possiamo permetterci di "difendere a tutti i costi l'indifendibile". Se un incendio si verifica, è giusto che venga riportato. Il tentativo di minimizzare l'accaduto, o di far ricadere la colpa delle mancate visite su chi informa, rischia di erodere la fiducia e di distogliere l'attenzione dalle vere problematiche, che dovrebbero invece essere affrontate con la massima serietà.
Questa discussione sulla comunicazione rischia infatti, di offuscare la vera emergenza, le carenze strutturali nella prevenzione e gestione degli incendi. Evidenziare l'assenza di una fascia tagliafuoco intorno al parco o un cancello chiuso a chiave che ritarda i soccorsi, non è fare "cattiva informazione", ma in questo modo si sollevano invece questioni di sicurezza pubblica e di tutela del patrimonio che sono imprescindibili.
Non sono "chiacchiere" da liquidare con una facile accusa di "superficialità", ma problematiche concrete che mettono a rischio non solo il patrimonio archeologico, ma anche l'incolumità dei visitatori. Se l’incendio fosse divampato con i "numerosi turisti" all'interno, quale sarebbe stata la "comunicazione giusta" allora? La prevenzione, la manutenzione e l'accessibilità per i mezzi di soccorso sono pilastri fondamentali di ogni gestione responsabile e non si possono ignorare!
Ciò che risulta assolutamente assente da questa discussione è qualsiasi informazione sulle azioni concrete intraprese per prevenire il ripetersi di tali eventi! Una gestione responsabile richiede un impegno proattivo. Affidarsi alla fatalità o alla buona sorte non è mai il modo giusto per fare prevenzione.
Insistere sulla presunta "errata comunicazione" come causa del calo dei visitatori distoglie l'attenzione dalle reali responsabilità.
La comunicazione è importante, ma la sicurezza e la trasparenza lo sono ancora di più. È l'unica via per garantire che eventi come questi non si ripetano e che il Parco Archeologico di Manduria possa essere visitato con la serenità e la sicurezza che merita.
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1 commento
Antonio Ruggero
oggi, dom 13 luglio 12:06 rispondi a Antonio RuggeroBravissimo Ingegnere! Ormai รจ una consuetudine consolidata in questo paese, difendere l'indifendibile scaricando sempre la colpa su qualcun'altro ๐๐๐