Mercoledì, 1 Maggio 2024

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Trent'anni fa la strage

I buoni insegnamenti non moriranno mai

Paolo Borsellino
Paolo Borsellino

Oggi, è il 19 luglio. 30 anni fa, il giudice Paolo Borsellino veniva assassinato dalla Mafia in Via D’Amelio assieme agli agenti della sua scorta. Il dovere ci impone di ricordare in un Paese che tende a dimenticare spesso e troppo in fretta il suo passato. E lasciando impuniti i colpevoli.

Se lo Stato non avesse lasciato solo Paolo Borsellino così come tanti altri suoi servitori che hanno pagato con la vita il prezzo del loro coraggio, saremmo in un Paese migliore ed anche le istituzioni sarebbero senz’altro meglio rappresentate e molti di quelli che ci sono ancora oggi, politicamente non avrebbero fatto un passo. Tante cose sono ancora da chiarire, ci sono tante domande senza risposta. E soprattutto, c’è ancora molto poco rispetto per la memoria, che non si perde mai occasione per calpestare anno dopo anno.

Queste stragi resteranno come una cicatrice incancellabile che non si potrà rimarginare fino a quando non si avrà finalmente una adeguata giustizia. Come chi ha lottato fino all’ultimo giorno della propria vita, per cercare di estirpare il male, merita di avere.

Mentre Tutto Scorre… fortunatamente le vittime ci hanno lasciato un testamento pubblico che si rinnova in ogni anniversario. Perché… come diceva Borsellino, la paura è un fatto normale, l’importante è che sia accompagnata dal coraggio. Quel coraggio necessario (aggiungo io) per continuare a combattere tenendo bene in mente tutti i loro grandi insegnamenti, che non moriranno mai.

Claudio Rimoli

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1 commento

  • Lorenzo
    mar 19 luglio 2022 04:37 rispondi a Lorenzo

    L' Antistato è purtroppo più forte dello Stato. Non solo ti uccide, ma fa in modo che la verità non arrivi mai. Portella della Ginestra, Enrico Mattei, Piazza Fontana, Italicus, Brescia, Aldo Moro, Bologna, Ustica, Falcone, Borsellino e Pac di Milano, hanno tutti lo stesso marchio. Pezzi delle Istituzioni che oltre a non volere i cambiamenti positivi del popolo italiano, gestiscono la vita a loro immagine e chiunque li ostacoli o si avvicina a loro ne esce male. Questa è una nazione ipocrita sulla questione morale, ma unita solo nel calcio. Gli uomini passano, ma le idee continueranno a camminare con le gambe di altri. Addio Manduriani senza cultura del bello e senza rispetto dell' Ambiente. Addio

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