
Per fortuna nessun ferito né danni alle cose durante uno spericolato inseguimento per le vie cittadine tra un’auto della polizia e una Fiat Punto con targa tedesca. E’ successo l’altro ieri a Manduria quando una pattuglia del commissariato di polizia ha incrociato l’utilitaria guidata da un pregiudicato manduriano di 32 anni notoriamente privo di patente. All’alt dei poliziotti, il conducente dell’auto ha accelerato nel tentativo di far perdere le proprie tracce. Né è seguito quindi un movimentato inseguimento in una zona densamente popolata durante il quale il fuggitivo ha effettuato numerose manovre azzardate percorrendo anche tratti di strada contromano pur di sfuggire al controllo.
Dopo pochi minuti gli agenti lo hanno raggiunto costringendolo a fermare la corsa contro un muro di cinta di una villetta per poi bloccarlo definitivamente poche centinaia di metri dopo. Da un immediato controllo, l’autovettura con targa tedesca è risultata priva di qualsiasi documento compresa la prevista polizza assicurativa ed è stata pertanto posta sotto sequestro. Il manduriano 32enne pregiudicato per reati comuni è stato denunciato per resistenza a pubblico ufficiale e guida senza patente con recidiva nel biennio.
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3 commenti
Marco
mer 10 giugno 2020 07:18 rispondi a MarcoBasterà la denuncia???
Domenico
mer 10 giugno 2020 06:46 rispondi a DomenicoIl pregiudicato non ha tutta la colpa. Mi chiedo quanto contribuisce la società a rendere un bambino che nasce senza precedenti penali, presumo, a evitargli le scelte sbagliate. Offrire le opportunità alternative per crescere e affrancarsi da un ambiente che conosce solo la via della trasgressione delle regole, delle scorciatoie facili, della prepotenza e della violenza, ridurrebbe notevolmente i reati della piccola e media delinquenza. Le leggi, poi, spesso contribuiscono a disinteressarsi ulteriormente di queste persone. Sono fatte per tenere sotto la soglia tollerabile il numero di trasgressori, sminuendo la gravità di certi comportamenti solo per gli habitué, costretti a mantenere se stessi e una pletora di cavillosi penalisti, rendendo vano il lavoro rischioso di forze dell'ordine.
Giancarlo Colazzo
gio 11 giugno 2020 06:59 rispondi a Giancarlo ColazzoCaro Domenico se uno/una decide di intraprendere "certe vie" non è colpa della società altrimenti oggi saremmo TUTTI dei fuorilegge