Le foto
Era salentino uno dei tre militari morti in Afghanistan
Era salentino uno dei tre militari morti in Afghanistan | © n.c.KABUL - Tre militari italiani sono morti nell’area di Shindad, in Afghanistan, in conseguenza di un incidente stradale. Uno di loro è di Miggiano, in provincia di Lecce: Luca Valente, di 28 anni. I militari facevano parte di una pattuglia che a bordo di alcuni veicoli si stava recando a compiere un’attività operativa.
Il Lince si è ribaltato. I fatti, riferiscono al comando del contingente italiano, si sono verificati questa mattina a circa 20 Km a sud-ovest di Shindand, dove un Lince è rimasto coinvolto in un incidente. Il mezzo appartenente alla Task Force Center con base a Shindand, era impegnato in un'attività «tesa a recuperare una unità bloccata dalle condizioni meteo particolarmente avverse, quando, nell'attraversare un corso d'acqua, si è ribaltato intrappolando, al suo interno, tre dei militari dell'equipaggio che sono successivamente deceduti». Sono tutti del 66/o Reggimento fanteria “Trieste” che ha sede a Forlì i tre militari morti oggi in un incidente stradale in Afghanistan. Il 66/o Reggimento, inquadrato nella brigata aeromobile “Friuli” di Bologna, è quasi interamente schierato nell’ovest del Paese, nella zona di Shindand.
Napolitano: profondo cordoglio del Paese. Il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, appresa con profonda commozione la notizia del grave incidente in cui hanno oggi perso la vita tre militari italiani, impegnati nella missione internazionale per la pace e la stabilità in Afghanistan, esprime i suoi sentimenti di solidale partecipazione al dolore dei famigliari dei caduti, rendendosi interprete del profondo cordoglio del Paese. Ne dà notizia un comunicato. Questa invece la reazione di Luca Marco Comellini, segretario del Partito per la tutela dei diritti di militari e forze di polizia. "La tragica morte dei tre militari italiani in Afghanistan a seguito del ribaltamento del "Lince" su cui viaggiavano è l'ennesima conferma della instabilità di quel mezzo, fortemente compromessa dalle modifiche apportate con l'istallazione di blindature pesanti per dare maggiore protezione all'uomo in ralla e infatti, proprio per questo motivo, più volte abbiamo invitato il Ministro della difesa a fermare quei mezzi perché insicuri. Ora la morte di questi altri tre militari – aggiunge Comellini -. non richiede altre "lacrime di coccodrillo" ma una seria inchiesta che faccia finalmente luce sulle evidenti criticità del mezzo ed eventualmente sulle responsabilità di coloro che lo hanno collaudato positivamente. Serve un concreto ripensamento sull'uso del Lince – conclude - nei teatri operativi e intanto mi sembra doveroso uno "stop" alle nuove acquisizioni in programma."
Vuoi commentare la notizia? Scorri la pagina giù per lasciare un tuo commento.
© Tutto il materiale pubblicato all’interno del sito www.lavocdimanduria.it è da intendersi protetto da copyright. E’ vietata la copia anche parziale senza autorizzazione.
In tempo reale le ultimissime da Adnkronos
Adnkronos - oggi, sab 3 maggio