
Il 22 aprile la maggioranza Pecoraro approverà la delibera che permetterà all’Acquedotto pugliese di portare avanti il progetto delle trincee trenanti in località Masseria Marina, donando per questo circa 60mila metri quadrati di terreno. La stessa coalizione Pecoraro boccerà la proposta dalla minoranza che chiedeva invece di preservare la Marina e deviare i reflui nelle vasche Arneo in contrada Bagnolo così come propone l’ingegnere Antonio Curri. Si può riassumere così la riunione della quarta commissione consiliare di ieri presieduta dall’ingegnere Agostino Capogrosso del gruppo Gea che ha cercato inutilmente, insieme agli altri consiglieri della minoranza, di discutere possibili alternative alle trincee in quel luogo.
In apertura di seduta i quattro consiglieri di minoranza, Sebastiano Polimeno, Luigia Lamusta, Pierpaolo Lamusta, Serena Sammarco, hanno dato lettura di una lettera in cui criticavano il comportamento del presidente Capogrosso, colpevole, a loro dire, di aver invitato l’ingegnere Curri ad esporre la sua idea e di aver chiesto al nostro giornale di riprendere la seduta e trasmetterla in diretta streaming per dare la più ampia informazione possibile su un tema così importante. I quattro della maggioranza lamentavano il fatto di non essere stati informati di questi inviti ed esprimevano la volontà di non dare la parola a Curri e non trasmettere la diretta su La Voce di Manduria. (Alla fine l’abbiamo comunque fatto, condividendo la diretta Facebook che ha realizzato il consigliere Cosimo Breccia).
Inutile ogni tentativo della minoranza per convincere i quattro di Pecoraro a ripensarci. Il capogruppo dei progressisti, Domenico Sammarco, ha fatto notare il “non parere” dell’ingegnere comunale, Alessandro Pastore che pur scartando l’ipotesi di Bagnolo, perché antieconomica, ha chiaramente detto e messo per riscritto che «prima di esprimere giudizi sulla fattibilità tecnica dell’intervento (si parla delle trincee a Bagnolo ndr), occorre quanto meno effettuare delle prove di permeabilità in sito al fine di determinarne l’effettiva capacità di drenaggio delle aree». Non scartando quindi tale possibilita.
Il consigliere Lorenzo Bullo ha fatto notare l’incongruenza di portare in Consiglio comunale due proposte di delibera quando una annulla l’altra. Un chiaro esempio di come i giochi siano stati già fatti, ha fatto notare Bullo che ha condiviso i timori espressi dal suo collega avvocato Sammarco per possibili atti illeciti che la maggioranza avrebbe intenzione di far propri ignorando qualsiasi suggerimento.
Cosimo Breccia, ha ammesso di dover accettare il male minore. «Io non dimentico lo scempio del depuratore tra le riserve naturali, vicino alle case e non ontano dal mare – ha detto –, ma sono disposto ad ingoiare il rospo a condizione che si salvi almeno la zona della masseria Marina». Il consigliere Roberto Puglia ha ribadito la sua indecisione tra le due possibilità. «Io scelgo la soluzione più rapida per questo vorrei che qualche tecnico mi spiegasse le due opzioni», ha detto Puglia. Il consigliere Dario Duggento ha aperto il suo discorso esprimendo piena solidarietà al presidente Capogrosso per le accuse e gli attacchi gratuiti mossi dalla minoranza ad inizio seduta.
Molto dettagliata, infine, la relazione del presidente Capogrosso che ha aperto gli occhi su due aspetti: l’inefficienza della rete irrigua del consorzio Arneo senza la quale i reflui depurati non potranno essere sfruttati in agricoltura; e lo scarico complementare che prima o poi si dovrà fare. «Questo di Aqp - ha ricordato Capogrosso – è un progetto stralcio che si completerà con l’aumento della capienza dei reflui da depurare e quando questo accadrà, lo scarico complementare non può che andare in mare, sarà inevitabile», ha avvertito il presidente. Unanimi e privi di argomenti diversi da quelli della linea Pecoraro, i brevi interventi dei consiglieri di minoranza che hanno ribadito il loro voto favorevole alla delibera che piace ad Aqp.
Nazareno Dinoi
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6 commenti
Gregorio 1
dom 17 aprile 2022 09:55 rispondi a Gregorio 1..di quel poco che ho capito? Cha AQP NON vuole spendere troppo, cioè, non vuole effettuare un "lavoro" a norma. In poche parole : OLI SPARAGNA 💶💶💶 sul progetto e, pagare con una cifra inferiore i "nostri" (si fa per dire) AMMINISTRATORI !!!!
Realtà
ven 15 aprile 2022 10:39 rispondi a RealtàNON SI PUÒ BLOCCARE SEMPRE TUTTO!!
Lorenzo
ven 15 aprile 2022 08:03 rispondi a LorenzoCome ci di può fidare di un carrozzone politico, tra l' altro quotato in borsa, che fa già pagare la depurazione delle acque in bolletta, dove, da anni disperdono acqua potabile preziosa dalle linee fatiscenti e senza manutenzioni? Questa è oggi AQP, consiglio di amministrazione, stipendi annuali da favola, poltrone s nomina politica. Efficienza, risparmio idrico, minimo impatto ambientale? Tutte parole che a fine mese, si dimenticano. Urmo è un atto dovuto per far aumentare il valore della società e staccare a fine anno dividendi che servono a giustificare gli stipendi del Carrozzone politico. Infatti alla Marina, che tutti lo sappiamo, prevedono le fognature tra 20 anni. Prevedono 🤔 Vedere la Taranto/Lecce. Ecco perché oggi non ci si fida delle promesse. Opinioni
Michele
ven 15 aprile 2022 07:48 rispondi a MichelePer le vasche drenanti vicino la masseria marina la variazione al piano regolatore è legittima. Per la cantina all'ingresso di Manduria no. Mah...
John
ven 15 aprile 2022 07:07 rispondi a John... per possibili atti illeciti che la maggioranza avrebbe intenzione di far propri ignorando qualsiasi suggerimento!
domenico
ven 15 aprile 2022 01:27 rispondi a domenicoCaro John, come vedi in democrazia si possono dire cose anche senza senso!