Domenica, 6 Luglio 2025

Storie d'imprese

Tutte le novità di Aprile 2023 sulla normativa riguardante l’utilizzo delle sigarette elettroniche negli spazi comuni, all’aperto e al chiuso

Divieto di svapo nei luoghi pubblici: quando (e se) inizierà

Svapo Svapo

Fino a poche settimane fa sembrava che l’intenzione del governo fosse quella di equiparare il divieto di svapo al divieto di fumo, ora pare scongiurato il rischio che la sigaretta elettronica venga vietata in tutti quei luoghi pubblici in cui è proibito fumare. È arrivato, infatti, un chiarimento da parte del Ministero della Salute, con l’ammissione che il tema in questione merita di essere approfondito con la necessaria attenzione prima che qualunque divieto possa essere emesso. Si tratta, soprattutto per gli addetti ai lavori, di un inizio più che positivo.

Lo svapo è diverso dal fumo tradizionale

Considerare lo svapo in modo identico al fumo tradizionale sarebbe un errore, dato che si tratta di emissioni totalmente diverse, ma anche e soprattutto una grande sconfitta dal punto di vista della sanità italiana. Il vapore elettronico è infatti un aerosol generato dal riscaldamento di un apposito e-liquid (https://www.svapoebasta.com/171-liquidi-sigaretta-elettronica) composto da glicerina vegetale (VG), glicole propilenico (PG), aromi ti tipo alimentare ed eventualmente nicotina (opzionale e disponibile in varie gradazioni), mentre il fumo nasce dalla combustione del tabacco ed è notoriamente cancerogeno.

È stato appurato per altro che il ricorso alla sigaretta elettronica rappresenta uno strumento efficace per smettere di fumare ed è, dunque, una risorsa importante per la riduzione del danno. Non si deve commettere lo sbaglio di pensare che si tratti solo di una moda, fermo restando che lo svapo non è adatto né consigliato a chi non è un fumatore. È solo a partire da questi presupposti che si può ragionare su eventuali leggi che riguardino il fumo elettronico e lo svapo.

I cambiamenti previsti per i ristoranti e i bar

Per i locali adibiti alla ristorazione ci sarebbe la possibilità di allestire degli spazi, solo all’aperto, separati per chi svapa e per chi non usa la sigaretta elettronica. Ma è chiaro che non tutte le strutture possono contare su una superficie adeguata, e così la suddivisione in questione – in verità alquanto ambigua – non potrebbe essere messa in pratica senza difficoltà. Ma un discorso simile si potrebbe fare anche per altri contesti, a cominciare dalle fermate dei mezzi pubblici. Per quel che riguarda le sanzioni, potrebbero essere pari a centinaia di euro, esattamente come le multe che vengono comminate a coloro che non rispettano il divieto di fumo. Come si può facilmente intuire, i gestori dei locali non sarebbero coinvolti in prima persona nel dare sanzioni agli eventuali trasgressori, in quanto questo compito spetterebbe alle forze dell’ordine o ai vigili urbani da chiamare qualora il divieto di svapo non fosse rispettato. Per ora, comunque, si tratta solo di teoria e di un pericolo scongiurato: chi svapa può continuare a farlo tranquillamente, senza vincoli, all’aperto.

La via del buon senso

Sarebbe sufficiente il buon senso da parte degli svapatori, insomma, per evitare la necessità di un divieto ufficiale. Quando si usa la sigaretta elettronica è importante verificare che tale azione non dia fastidio alle persone nei dintorni. Chi svapa in un luogo pubblico, poi, si dovrebbe accertare di non trovarsi nelle vicinanze di un ospedale, di una scuola o di una clinica medica, appurando che non ci siano donne in gravidanza o minori nei dintorni. Per il momento si aspetta un responso ufficiale da parte del ministero della Salute: ci si attende che vengano promossi degli studi finalizzati ad accertare il potenziale effettivo delle e-cig come strumenti per dire addio al fumo.

 

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1 commento

  • Ordigno
    mar 18 aprile 2023 08:18 rispondi a Ordigno

    Basta che si viene forte 💪 a livello di sb...a

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