
Proprio oggi, 25 novembre, Giornata nazionale contro la violenza sulle donne, all'istituto di medicina legale del Policlinico è stato eseguito l'esame autoptico su Ana Maria Di Piazza, l'ennesima vittima di femminicidio. L'esame svelerà se la trentenne era davvero incinta, come rivelato al suo amante prima di morire, e se il racconto del crudele omicidio di Borgia corrisponde a realtà. Della gravidanza erano a conoscenza anche la mamma di Ana e alcune sue amiche.
Le foto
Pubblichiamo le immagini dell’aggressione e del ferimento della donna. Sono immagini crude che riteniamo servano a mostrare l’orrore di questa piaga che non accenna a diminuire.
Ecco la terribile sequenza del femminicidio di Partinico, in Sicilia. Le immagini di una telecamera di sorveglianza che ha ripreso tutto mostrano Ana Maria Di Piazza 30 anni, che cerca di fuggire e viene inseguita dall’uomo, Antonio Borgia, 51 anni, che esce di corsa dalla casa con i pantaloni abbassati. La raggiunge vicino al cancella e la percuote prima di ferirla da una prima coltellata e la trascina nuovamente in casa.
In seguito la caricherà su un furgone dove la ucciderà gettando il corpo nelle vicine campagne.
L’assassino è stato arrestato e ha confessato. E’ accusato di omicidio, porto illegale di arma, occultamento di cadavere, procurato aborto. L’autopsia dovrà chiarire se la donna era in stato interessante.
Il litigio sarebbe nato perchè lei voleva rendere nota la loro relazione alla moglie dell’amante e per non farlo voleva soldi, poi la prima coltellata. «Sono incinta, aspetto il tuo bambino, ti amo». E quando tutto sembrava risolto col viaggio verso l’ospedale ecco le bastonate in testa e la coltellata alla gola.
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