
L'indagine della direzione distrettuale antimafia conclusa questa mattina con 2i esecuzioni di ordinanze cautelari in carcere e una ai domiciliari è partita dal tentato omicidio di un sorvegliato speciale avvenuto il 5 luglio del 2020 a Latiano, nel quadro delle dinamiche relative al controllo del territorio da parte di una organizzazione di tipo mafioso e all'ascesa ai vertici di una frangia della Sacra Corona.
I ventidue destinatari (21 in carcere, 1 ai domiciliari) sono indagati, a vario titolo, per associazione di tipo mafioso, associazione finalizzata al traffico di stupefacenti, tentato omicidio, detenzione e porto illegale di armi da fuoco e da guerra, violenza privata, lesioni personali, estorsione, ricettazione, danneggiamento seguito da incendio ed autoriciclaggio, tutti aggravati dal metodo mafioso, produzione, coltivazione, spaccio e detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti e violazione degli obblighi inerenti alla sorveglianza speciale di pubblica sicurezza.
I nomi
Gianluca Lamendola, 34 anni, di Brindisi; Cosimo Lamendola, 51 anni, di Brindisi; Rosario Cantanna, 49 anni, di Mesagne; Luca Balducci, 29 anni, di Corato; Roberto Calò, 40 anni, di San Vito dei Normanni; Angelo Potenzo Cardone, 36 anni, di Fasano; Pancrazio Carrino, 41 anni, di San Pancrazio Salentino; Maurizio D'Apolito, 46 anni, di Torre Santa Susanna; Adriano De Iaco, 33 anni, di San Vito; Alessandro Elia, 30 anni, di Brindisi; Domenico Fanizza, 41 anni, di Fasano; Renato Loprete, 47 anni, di Fasano; Bryan Maggi, 33 anni, di Brindisi; Gionathan Manchisi, 42 anni, di Monopoli; Adriano Natale, 41 anni, di Carovigno; Domenico Nigro, 23 anni, di San Vito; Giovanni Nigro, 54 anni, di San Vito; Giuseppe Prete, 49 anni, di San Vito; Giulio Salamini, 44 anni, di Taranto; e Francesco Turrisi, 47 anni, di San Vito. Domiciliari per Noel Vergine, 35 anni, di San Vito.
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