
Coio era stato in prigione per parecchi anni. Non aveva voluto affiliarsi a quelli che spacciavano droga, continuando a sopravvivere di piccoli furtarelli, e i mafiosi avevano fatto in modo che finisse dentro con le accuse più sballate. Il resto ce lo aveva messo lui, rispondendo a tono alle guardie carcerarie, ed aveva capito che, non sempre la ragione è dalla parte giusta. Non aveva trovato altra casa che la capanna che un pescatore aveva sulla riva del fiume. Coio era stato un buon pescatore di paranza un tempo. Rispolverò questa sua abilità e si mise a fare il pescatore. Spesso capitava qualche agente che voleva il pesce gratis, ma Coio lo avrebbe buttato anziché darlo gratis a chi si spacciava per persona onesta. Puntuale gli zompava addosso la Forza Pubblica, che gli sequestrava il pesce e gli faceva multe che non avrebbe pagato mai. Infatti, se non pagava le multe, che cosa gli avrebbero fatto? Lo avrebbero rispedito in galera? Non gli dispiaceva per niente l’idea. Lui voleva rimanere onesto. Possibile che la fortuna non passasse mai da casa sua?
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