Martedì, 30 Aprile 2024

Riflettori su ...?

Chi difende i fragili dai furbetti dei vaccini"

Chi difende i fragili dai furbetti dei vaccini" Chi difende i fragili dai furbetti dei vaccini" | © n.c.

Di fronte a ricorrenti sospetti e forti dubbi su casi di “furbetti saltafila dei vaccini”, molti dei quali segnalati da più parti come amministratori e politici manduriani, c’è da chiedersi dove sono e cosa mai staranno facendo tutti quegli attori sociali manduriani deputati alla cura, al sostegno e agli aiuti alle fasce della popolazione più deboli, con disabilità ed ai cosiddetti soggetti fragili?

Ci riferiamo, ad esempio, al variopinto ed affollato mondo dell’associazionismo manduriano, così come al mondo cattolico e ai numerosi movimenti e partiti politici, comprese le estemporanee liste civiche che, a turno, e spesso solo in tempi elettorali, sbattono in faccia alla città slogan del tipo “Manduria nel cuore”, “dalla parte dei più deboli” o l’ormai consueto e desueto “nessuno sarà lasciato indietro”.

Dove saranno mai finiti costoro, adesso che ci sarebbe davvero la necessità di difendere e supportare i più deboli, i più fragili e chi è rimasto (davvero) indietro? A parte un comunicato stampa del Partito Democratico e le levate di scudi del solito (e solo) consigliere comunale Mimmo Breccia, non risulta finora alcun’altra reazione o iniziativa concreta da parte della cosiddetta “società civile” manduriana di fronte allo “strano” e a tratti inquietante andamento della campagna vaccinale manduriana.

Dove sono finite tutte quelle associazioni “culturali e sociali” cosi fortemente attive in tempi di campagna elettorale che poi si eclissano e ricompaiono puntualmente per l’organizzazione di eventi e sagre estive? Manduria è portatrice sana di associazionismo “su commissione” che compare e scompare a favore e a supporto di questo o quel padroncino e che proprio di fronte ad eventi così eccezionali e di estrema gravità sta dimostrando tutta la sua inconcludente essenza che, è bene dirlo, è colpevole anche di tagliare le ali a quelle altre realtà associative manduriane che invece operano per puro spirito di sano e utile volontariato attivo.

Se di fronte ad odiose, lampanti e colpevoli situazione di abusi nella somministrazione dei vaccini contro il Covid, di fronte a consapevoli e volontari azioni di privilegio a scapito di soggetti fragili, con disabilità e a rischio, di fronte a “furbastri” che legittimano elettoralmente e politicamente i “saltafila”, non è arrivata finora una levata di scudi forte e chiara da parte di chi si propone socialmente di difendere e curare i più bisognosi, che senso ha parlare ancora di associazionismo sano, di cultura e cura dei più deboli?

Lo stesso dicasi per il mondo cattolico manduriano, possibile che in questi ambienti, attenti e vicini ai più deboli per definizione, non siano arrivate notizie di anziani, malati (cronici e non) e persone fragili o con disabilità che ancora non hanno ricevuto il vaccino contro il Covid? Possibile che proprio loro, i cattolici, non abbiano neanche sentito le ripetute parole di Papa Francesco: “Una società è umana se sa prendersi cura dei più fragili” che risuonano ancora come un monito universale per tutti? Per chi parla il Papa, se non per loro: credenti e praticanti? E “prendersi cura” dovrebbe significare innanzitutto ascoltare gli ultimi, dar voce a chi non ne ha, a chi non è “amico degli amici” e non è rappresentato, sponsorizzato o raccomandato da nessuno. Quindi perché tutto questo silenzio quando tante persone (perché di questo si tratta) hanno un reale bisogno anche di tutti loro? Silenzio che come si diceva (e questa è l’unica cosa che stupisce pochi) arriva anche dal mondo politico manduriano, tanto attento ed efficiente nella via crucis con fermata in ogni singola casa manduriana durante le campagne elettorali ma poi scientificamente pronto a dimenticare ed ignorare i bisogni e le esigenze soprattutto dei più fragili, abbandonando tutti al “si salvi chi può” e lasciando i più deboli al loro destino.

Non ci si trova di fronte ad eventi normali o superabili: la pandemia da Covid19 ha segnato e segnerà sempre più uno spartiacque tra un prima e un dopo. Non si potrà tornare indietro e chi oggi ha scelto la sponda fatta di furbizie, egoismi, convenienze, silenzi, connivenze e favoritismi a danno di persone fragili, malate o con disabilità, sarà marchiato per sempre. Senza possibilità di redenzione.

Gabrio Distratis

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