Lavocedimanduria.it - Manduria: Breccia - Mandurino, è rottura: la neo consigliere allontanata dal Movimento

Breccia - Mandurino, è rottura: la neo consigliere allontanata dal Movimento

La Redazione | mar 27 giugno 2023

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Silvia Mandurino con Mimmo Breccia sul palco

Volano gli stracci in casa Manduria Noscia tra la consigliera Silvia Manduriano, subentrata nel Consiglio comunale dopo le dimissioni volontarie del primo degli eletti e fondatore del movimento, Mimmo Breccia e il resto del gruppo.

A scatenare l’ira della consigliera è stata la dichiarazione di un’esponente del movimento, Tiziana Brunetti che informava gli iscritti e i manduriani che la consigliera non rappresentava più il movimento Manduria Noscia dal quale la stessa si era dissociata due anni fa non condividendo il “matrimonio” con Italexit di Paragone. Una precisazione dovuta, espressa dalla Brunetti con toni pacati e per niente irrispettosi che hanno provocato la reazione furiosa e oltremodo pungente di Mandurino che vede nelle parole di Brunetti (da sempre tra i più fedeli di Breccia), la regia occulta del leader per attaccarla. «..il modus operandi squadrista che ahimè ben conosco e dal quale ho preso le distanze e al quale non voglio essere associata», risponde la neo consigliera tradendo un rancore evidentemente mascherato da tempo. «Come già immaginavo – scrive Mandurino sempre sul social - è stato dato il via da parte del capo all'attacco subdolo squadrista palesato da qualcuno come "rispetto alla persona" in un modo ipocrita, falso e malvagio che se si avesse un po’ di carattere, coscienza, rispetto, lealtà ed umanità non si presterebbe a ciò», riferendosi in questa ultima parte alla tesserata Brunetti che, secondo questa lettura, si sarebbe fatta manovrare da Breccia.

Rivolgendosi a quest’ultimo (nel suo lungo post il nome di Breccia non viene mai citato), Mandurino lo accusa di non aver rispettato i principi fondanti del movimento aderendo al partito di Italexit; critica le sue dimissioni prive di pubbliche motivazioni e soprattutto (l’accusa forse più pesante di tutte), chiede conto dell’operato di Breccia in Consiglio comunale: «Invece di chiedere e pretendere spiegazioni del perché si è cambiato rotta ed entrati in un partito politico o di dire perché si è dimesso e soprattutto in due anni e mezzo cosa realmente è stato fatto, si attacca e denigra me?».

In quanto al suo futuro ruolo in Consiglio comunale, Mandurino non è molto chiara perché prima dichiara la sua fedeltà al movimento Manduria Noscia, pubblicando la dichiarazione di appartenenza indirizzata al presidente del Consiglio e anticipando le dichiarazioni pubbliche in occasione della prossima seduta consiliare del 30 giugno, ma poi si palesa libera da lacci e legacci di chicchessia. «Sono in opposizione – scrive - e per essere contraria o favorevole non ho bisogno di capi/padroni o collocazioni particolari». E’ stata a tutti chiara la sua collocazione centrista e moderata in seno al Consiglio dove si è distinta sinora per le astensioni di voto e per le dichiarazioni di non belligeranza o comunque collaborative con la maggioranza “per il bene e la crescita del territorio”.

A fare chiarezza definitiva circa il suo allontanamento dal movimento creato da Breccia, è il presidente di Manduria Noscia, Armando Maggi che sulla pagina ufficiale del gruppo Facebook scrive: «Il movimento – si legge -, prende le distanze dalla consigliera Mandurino per tanti motivi. Il primo è che la consigliera non fa parte del nostro gruppo non essendo né tesserata né attiva da più di due anni ormai, il secondo è che il suo pensiero non si avvicina neanche lontanamente ai principi stessi per i quali Manduria Noscia è stata creata». Breccia sull’argomento preferisce non rilasciare dichiarazioni anticipando però un prossimo suo intervento chiarificatorio.

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