
Forti critiche del Partito democratico manduriano all’amministrazione provinciale di Taranto per il comportamento pilatesco dell’ente nella conferenza dei servizi sull’ampliamento della discarica in località «La Chianca». Esaurita la capienza, la società «Manduriambiente» che la gestisce dal 2004, ha chiesto di ammassare altri 150mila metri cubi di spazzatura che si sommeranno ai 739mila abbancati negli anni. Ipotesi fortemente osteggiata dalla locale amministrazione comunale che ha già presentato alla sezione Autorizzazioni ambientali della Regione Puglia un parere non favorevole motivato. In sede di conferenza dei servizi decisoria, valida ai fini del Provvedimento autorizzatorio unico regionale (Paur), l’amministrazione provinciale ionica del presidente e sindaco di Taranto, Rinaldo Melucci, è stata tra i pochi enti a non presentare nessuna obiezione né prescrizione ai piani di investimento della società del gruppo Iren di Reggio Emilia.
A disapprovare il disinteresse dell’amministrazione di centrosinistra fortemente sostenuta dal Pd, sono gli stessi dem messapici che invitano gli alleati a rispettare la connotazione ambientalista del partito. «Gli uffici provinciali – dichiara in proposito il capogruppo piddì manduriano, Domenico Sammarco - dovrebbero interfacciarsi con i nostri uffici comunali per evitare di commettere errori sui procedimenti di rilascio autorizzativi così impattanti per la nostra comunità».
I motivi ostativi al sopralzo, esposti dall’amministrazione messapica, riguardano mancanze in ordine alla conformità edilizio-urbanistica degli impianti esistenti, a quanto pare mai rilasciata dai competenti uffici, ma anche forti dubbi sulla tenuta dei teli di contenimento di fondo della discarica progettati per una capienza originaria di 630mila metri cubi, successivamente aumentata con altri 109mila metri cubi grazie ad un precedente sopralzo autorizzato nel 2013 direttamente dalla Regione Puglia contro il parere dell’allora amministrazione provinciale del presidente Gianni Florido.
Le critiche del capogruppo Sammarco non risparmiano il sindaco Pecoraro per il suo doppio ruolo di consigliere provinciale della maggioranza Melucci. Una «posizione imbarazzante – prosegue il consigliere dem –, perché avrebbe l'obbligo di chiedere conto alla Provincia di tali decisioni piuttosto che accettarne supinamente gli effetti, dimostrando di fatto la propria incapacità politica anche a livello provinciale».
Al nostro sindaco – conclude Sammarco – basterebbe convincere la maggioranza Melucci a rivedere le ragioni di opposizione al sopralzo avanzate dall’amministrazione provinciale del 2013, per scoprire che sono ancora attuali». I motivi del diniego di allora, del tutto ignorati dalla Regione, riguardavano la «vicinanza ad altre discariche che peraltro – si legge in quel vecchio parere -, presentano problemi gravissimi di gestione nella fase post-mortem». Ci si riferiva, per quest’ultima parte, all'altra discarica «Li Cicci», distante poche decine di metri, dismessa ma mai bonificata e causa di inquinamento della falda e del suolo, e un vicino impianto privato per il compostaggio.
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4 commenti
Realtà
mar 14 novembre 2023 12:13 rispondi a RealtàEd i consiglieri provinciali che voi manduriani avete votato dove sono?
Pietro
lun 13 novembre 2023 03:07 rispondi a PietroEsimio Consigliere le posso assicurare che ad essere imbarazzati e increduli, lo siamo di più noi manduriani. Sono anni che sull'inquinamento provocato dalle discariche vediamo il gioco delle parti, dei componenti del suo partito, che comandano sia la Provincia che la Regione. Nessuno è capace di fermare l'entrata dei rifiuti che arrivano da ogni parte, sia di notte che di giorno, alla discarica "La Chianca ". Se voi siete imbarazzati, noi siamo da tempo incavolati! Vogliamo fatti, non parole!
Antonio
lun 13 novembre 2023 01:44 rispondi a AntonioOltre a Pecoraro c'era anche Puglia? Ha detto qualcosa o preso posizione?
Leonardo
lun 13 novembre 2023 10:50 rispondi a LeonardoChiamate le Iene