
È finita con un’assoluzione e tre prescrizioni la brutta vicenda di violenza avvenuta dieci anni fa a Manduria ai danni di un giovane di origini senegalesi che fu brutalmente aggredito e ferito da quattro manduriani in seguito individuati e denunciati a piede libero.
L’extracomunitario che allora aveva 34 anni, naturalizzato a Manduria dove ha la famiglia, subì traumi gravi al volto e una ferita da taglio che lo raggiunse alla clavicola sinistra. Uno dei quattro aggressori, infatti, avrebbe fatto uso di un coltello a serramanico. Soccorso e accompagnato in ospedale, l’aggredito fu giudicato guaribile in più di 40 giorni. Ai quattro indagati che finirono sotto processo, fu contestato il reato di lesioni personali in concorso con l’aggravante dell’odio razziale. Ecco le loro iniziali e l'età: A.I. di 29 anni all’epoca dei fatti; P.F. di 40; A.C. di 30 e A.S di 35 anni, per tutti l’età è relativa al periodo in cui si sono svolti i fatti che risalgono all’8 dicembre del 2013.
Nella sua denuncia presentata ai carabinieri, il 34enne senegalese racconto di trovarsi, intorno alle due della notte, in un bar del centro storico quando fu accerchiato da quattro giovani che lo offesero con insulti razzisti e senza motivo cominciarono a picchiarlo violentemente. Ad un suo tentativo di reazione, raccontò sempre l'uomo aggredito, uno dei quattro avrebbe tirato fuori un coltello con il quale lo avrebbe colpito nella parte alta del torace. Con il suono delle sirene dell’ambulanza e delle forze dell’ordine che nel frattempo i numerosi testimoni presenti avevano chiamato, i quattro aggressori si sarebbero allontanati di corsa lasciando il senegalese tramortito e sanguinante su una panchina.
Le successive indagini della polizia del locale commissariato portarono le forze dell’ordine sulle tracce dei quattro manduriani che furono denunciati e processati per quasi dieci anni. Numerosissime udienze sino a ieri quando il Tribunale di Taranto ha assolto per non aver commesso il fatto (l'aggressione e il mancato soccorso) il manduriano di 29 anni, A.I., difeso dall’avvocato Antonio Liagi. Assolti per intervenuta prescrizione gli altri tre imputati che si sono fatti difendere dagli avvocati Francesco Caforio, Emiliano Pacifico e Francesco Del Prete.
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3 commenti
Antonio
ven 23 giugno 13:23 rispondi a AntonioSolo trippa x 10 anni🤑🤑🤑 opinione
Marco
ven 23 giugno 09:53 rispondi a MarcoEvviva la democrazia e i bravissimi avvocati. Almeno il risarcimento dei danni verrà dato???
Cittadino Repubblicano
ven 23 giugno 09:26 rispondi a Cittadino RepubblicanoLa giustizia è stata sconfitta : un processo penale che dura dieci anni e più.